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Gigi Proietti, dalla politica alla sua amata Roma: Per Salvini siamo ancora porci o se semo lavati?

L'affabulatore del teatro italiano si è raccontato a 'Circo Massimo' su Radio Capital

Pubblicato:03-11-2017 12:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:51

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ROMA – Il 2 novembre Gigi Proietti ha compiuto 77 anni. L’affabulatore del teatro italiano si è raccontato a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital e ha parlato a tutto tondo: dalla legge elettorale a Grillo e Salvini, fino alla sua amata Roma.

“MA PER SALVINI ROMANI ANCORA PORCI O SE ‘SEMO’ LAVATI?”

Salvini “un giorno utilizzo’ una frase: ‘sbarcheremo in Italia’. E io ho temuto che lui volesse prendere un gommone… Ci feci pure un pezzo, all’improvviso un povero leghista se trova che se so allargati i confini. Se volevi mettere un muro sulla Padania forse ce la facevi, ma su tutte le coste italiane e un po’ complicata la faccenda”, scherza Gigi Proietti su Radio Capital, intervistato in occasione del suo compleanno.

“Io ricordo la frase del grande Bossi che quando cominciarono gli sbarchi la sua soluzione era ‘quattro cannonate‘, poi i droni che dovevano bombardare le barche. Noi porci romani… non so se ancora per loro siamo porci oppure se semo lavati. Ma se glielo vai da dire dice che sono cose della preistoria”. E invece, e’ ancora “cronaca”.


“COME STA ROMA? NON TROVO MOLTA DISCONTINUITA'”

Come sta Roma oggi? “E’ la domanda delle cento pistole questa qua. Non trovo molta discontinuita’ con le varie giunte che si sono susseguite”, commenta Gigi Proietti.

“Io da bambino- aggiunge- ricordo le pecore a Roma. Era consentito ai pastori venire con le greggi e passavano addirittura per piazza Venezia”. I cinghiali? “Per ora a piazza Venezia ancora non si vedono, ma sotto casa mia li ho visti“.

Proietti poi racconta di avere “un problema con il Globe Theatre che pero’ puo’ essere risolto facilmente. Era un’idea che avevo suggerito alla giunta quando c’era il sindaco Veltroni, che aveva capito l’importanza di questa ipotesi di questo teatro a Villa Borghese”. Il problema, prosegue, e che il teatro “non e’ mio ma del comune e ogni anno faccio questa specie di processione. Andiamo a chiedere al comune: allora ‘namo avanti?'”. “Con la Raggi ho parlato– dice ancora- credo che adesso stiano pensando a delle cose”. Quello che spero e’ “che la cosa sia chiara e perlomeno che per 2 3 anni si sappia che ci sei e si possa programmare meglio. Speriamo sia la volta ‘bona’”. Certo, sorride, “hanno progetti talmente grossi che hanno bisogno di una elaborazione molto lunga…”.

SINTESI FILOSOFIA GRILLO? ‘ER VAFFAN…’

“Beppe Grillo, l’ho conosciuto anni fa quando ancora non era sceso in campo, come diceva il nostro”.

Un giorno “ho beccato una sua cosa su internet” in cui “prendeva in giro il dialetto romanesco: ‘magnà’, ‘annamo’… pero’ non e’ che pure in genovese funziona… E poi dovrebbe ringraziare noi romani che gli abbiamo dato proprio la sintesi della sua filosofia, della sua ideologia: ‘Er vaffanculo’. Se lo dice in italiano vai a fare… il vaffa day non je funziona, invece ha funzionato”.

“LA LEGGE ELETTORALE? NON SAPREI SPIEGARLA A UN BAMBINO”

“Adesso c’e’ una legge elettorale, che io onestamente fino in fondo non l’ho capita. A un bambino non la saprei spiegare perche’ prima la dovrei capire io“, ha infine detto Proietti.

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