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Franco Caracciolo è il nuovo direttore sanitario del Policlinico Umberto I di Roma

Ha tre specializzazioni e ha operato sia a livello aziendale che regionale. Il suo contratto ha decorrenza a partire dal prossimo 6 novembre

Pubblicato:03-11-2017 10:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:51

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ROMA – E’ Franco Caracciolo il nuovo direttore sanitario del Policlinico Umberto I di Roma. “Credo che un’azienda come questa debba avere una direzione molto forte e parliamo di una persona di mia fiducia che stimo, che viene dalla Regione Abruzzo e nasce come un clinico con una esperienza importante, fondamentale per chi deve ricoprire questo ruolo”. A farlo sapere e’ il commissario straordinario del Policlinico Umberto I di Roma, Joseph Polimeni, spiegando che per questo ruolo occorrono “ovviamente competenze gestionali e organizzative, igieniste e medico-legali. Insomma, il ds deve avere una visione complessiva”.

Caracciolo “ha tutte le qualita’ per fare un buon lavoro: ha tre specializzazioni, ha operato sia a livello aziendale che regionale, dove ha curato varie attivita’. Il suo contratto ha decorrenza a partire dal prossimo 6 novembre“.


Per quanto riguarda il resto della ‘squadra’ alla guida dell’Umberto I, invece, “stiamo definendo un organigramma portando avanti degli aggiornamenti”. Il nuovo direttore sanitario, da parte sua, ha raccolto “la sfida altissima che mi e’ stata affidata. E’ un grande onore per me e sicuramente potro’ garantire ascolto, comprensione e impegno. Sono convinto che sapremo dare le risposte migliori ai cittadini della capitale d’Italia”, ha concluso Caracciolo.

POLIMENI: CON UMBERTO I GRANDE SFIDA, SERVE SCATTO

“Siamo ancora in una fase che ha bisogno di grande attenzione ed elaborazione. L’attivita’ di ascolto continua e finora mi ha permesso di capire che” la gestione dell’Umberto I “e’ una grande sfida: parliamo di un ospedale che e’ una grande eccellenza anche a livello internazionale ma che presente comunque varie criticita’”, commenta Joseph Polimeni, a poche settimane dal suo insediamento.

Le difficolta’ “sono anche strutturali e organizzative- spiega. C’e’ da lavorare molto per dare un futuro degno che spetta di diritto per i prossimi anni. Il policlinico deve fare uno scatto e ingranare una marcia diversa: ma possiamo fare tutto questo se abbiamo chiara la mission su cui spingere, se valorizziamo il personale che nella sua interezza e’ la vera arma dell’azienda”.

Infatti, sottolinea Polimeni, “tra le diverse priorita’ dobbiamo agire molto proprio sul personale, motivandolo e puntando sulla riqualificazione organizzativa”.

Nello specifico, si deve mirare “ad assetti moderni, in cui si favorisce l’integrazione professionale e multidisciplinare, in cui ci sia meno autoreferenzialita’ e più collaborazione, in base alle esigenze cambiate del sistema salute e delle richieste del mondo esterno”. Da questo punto di vista, infine, “essere un’azienda universitaria credo sia un grande punto di forza. Certo ci vogliono risorse e investimenti per operare alcuni cambiamenti e alcuni percorsi produttivi”.

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