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Intervista a Andrej Ceccoli

Nome: Andrej Cognome: Ceccoli Luogo e data di

Pubblicato:03-11-2016 16:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:15

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andrej_ceccoliNome: Andrej

Cognome: Ceccoli

Luogo e data di nascita: Mosca (Russia) 4 agosto 1981


Professione: Imprenditore

Residenza a San Marino: dall’età di 11 anni

Domicilio a San Marino: dall’età di 11 anni

Eventuale/i altra/e cittadinanza/e: Russa

Partito: Psd

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

La legislatura passata è stata una legislatura di crisi. Crisi economica, istituzionale e sociale. I motivi sono quelli della fine di un sistema e l’incapacità, comprensibile ma non accettabile, della classe politica di reagire con efficacia e proporre un nuovo sistema. La politica estera si è affannata a rispondere alle imposizioni italiane senza avere il tempo o la volontà di guardare altrove.

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Il rilancio dell’economia attraverso investimenti di operatori esteri qualificati e credibili. Servirà un’evoluzione concettuale che passi dal pregiudizio che chiunque voglia investire in Repubblica abbia secondi fini ad una visione aperta, che consenta di operare e subito dopo allo Stato di verificare. Non deve più accadere che si attendano sei mesi per una licenza, ad esempio, di agente di commercio. In tre punti: Investimenti esteri, snellire la burocrazia, creare una Segreteria per lo Sviluppo Economico.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

Quello dell’internazionalizzazione delle imprese sammarinesi e dell’apertura del Paese ad investimenti stranieri. Questo perché, grazie alla mia esperienza lavorativa, ho ben chiaro il ruolo che San Marino potrebbe svolgere nel “panorama internazionale”. Abbiamo un grande potenziale finora inespresso. Questo nostro nuovo e riqualificato ruolo, potrebbe portare quell’occupazione e quelle risorse che ora mancano.

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

Non si deve rinunciare alla Sovranità. E’ l’unica risorsa che abbiamo. Valorizzarla vuol dire rendersi autonomi e veramente liberi per poterci aprire al mondo e non essere assoggettati al volere dell’Italia. I passaggi sono quelli di renderci autonomi avendo un nostro aeroporto che consenta collegamenti, almeno, con la Germania (e da lì col mondo); avere propria energia e propria acqua. Questi sono settori strategici che lo Stato, usando investitori specializzati ma mantenendo il controllo, dovrà fare per rendere libero il Paese.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

L’Unione Europea sta ora attraversando una crisi, dovuta a mio parere all’impossibilità di condurre una politica estera unitaria ed autonoma rispetto alle posizioni della NATO. La percezione dei cittadini dell’Unione è che le banche governino a discapito della popolazione. Nonostante ciò, sono convinto che la spinta ideale dell’Europa sia ancora viva e vada sostenuta. E’ la prima volta nella storia che gli Stati cedono parte della propria sovranità per delegarla, pacificamente, ad un organismo sovranazionale. La Repubblica di San Marino non deve stare a guardare ma partecipare e provare a regolare questo processo.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

Ho cominciato a fare politica grazie alla compianta Emma Rossi. Ne ho sempre apprezzato la grande intelligenza, sensibilità e visione politica.

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

L’azione politica va valutata, a mio parere, nel momento storico e nel luogo in cui ci si trova. Potrei citare quindi Antonio Gramsci e Piero Gobetti ma senza pretendere che il loro pensiero possa essere applicato oggi e qui. Dei due, senza dilungarmi in considerazioni filosofiche, amo la capacità di legare un idealismo quasi religioso ed un efficace pragmatismo. Coniugare pensiero ed azione non è semplice ma questi due personaggi, più di altri, lo hanno fatto.

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

La mia esperienza lavorativa mi ha messo in contatto con il mondo. Ho potuto vedere e conoscere persone e Paesi dai quali, in positivo o in negativo, si deve prendere esempio. I rapporti internazionali sono vitali per il nostro Paese.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Mi sento sempre orgoglioso di essere Sammarinese. Ogni persona che ho il piacere di ricevere a San Marino viene con me a visitare il nostro centro storico dove racconto la storia e spiego le nostre tradizioni. Ultimamente sono stato molto orgoglioso leggendo un libro pubblicato dalla SUMS e scritto da Laura Rossi su Gino Zani. E’ stato un grande uomo ed un grande sammarinese che ha dato lustro al nostro Paese collaborando alla ricostruzione di Reggio Calabria dopo il terremoto del 1908.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

Sono un uomo libero, con sani principi ed idee e non vedo mai, nonostante la ferma convinzione in ciò che sostengo, il male nel mio interlocutore. Ritengo che in ognuno ci possa essere una parte della verità e che quindi il dialogo sia indispensabile.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

Ho iniziato a fare politica appena finito il Liceo. Mi sono impegnato in maniera alterna perché ha avuto molto giovane un primo figlio ed ho dovuto impegnarmi nel mio lavoro. La spinta è sempre stata ideale ma ora credo che sia, più ancora che ideale, una spinta dovuta all’urgenza di risolvere i problemi della Repubblica per restituire a noi ed ai nostri figli un Paese prospero, che dia un ottimo livello di sanità e istruzione.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Ho coltivato molti interessi, in particolare nelle associazioni. Ora presiedo un’associazione culturale, “La Sammarina”, che si occupa di cultura e promozione libraria e sono segretario dell’Associazione Filosofico Culturale Roma-Mosca che si occupa di promuovere il dialogo fra la Russia ed il Mondo organizzando eventi culturali e scambi. Sono inoltre Cavaliere Templare dell’ O.S.M.T.H., riconosciuto (unico oltre ai Cavalieri di Malta) presso l’ONU. La partecipazioni a questi, ed altri, gruppi di persone mi ha dato la possibilità di confrontarmi con individui, spesso diversi da me, accumunati da quello specifico interesse. E’ una grande occasione di crescita, di confronto sincero e privo di pregiudizi.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue? 

Dovranno valutarle gli elettori che spero premino chi propone un cambiamento del sistema. La mia competenza deriva dalla mia formazione professionale e l’esperienza che ho avuto in quindici anni di lavoro con i paesi esteri. Sono motivato dal bisogno di rendere San Marino un posto migliore, un posto in cui tutti i cittadini, senza distinzioni, possano avere uno stato sociale solido, un ambiente sano e la possibilità di crescere come singoli nella comunità.

 

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