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Messico. In cerca dei desaparecidos in Nuevo Leon

Partita la prima ricerca 'indipendente' di persone scomparse nello stato. Si stima che la guerra contro il narcotraffico abbia prodotto 25.000 desaparecidos

Pubblicato:03-11-2015 11:05
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:32

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ROMA – Provvisti di pale e zappe, i familiari di ‘desaparecidos’ del nord del Messico hanno dato il via alla prima ricerca ‘indipendente’ di persone scomparse nello stato di Nuevo Leon. Una ventina di esponenti delle organizzazioni della societa’ civile ‘Víctimas por sus Derechos en Acción’ (Vida) di Coahuila (norte) e ‘Fuerzas Unidas por Nuestros Desaparecidos en Nuevo León’ (Fundenl) sono partiti con una carovana dal centro di Monterrey fino a una localita’ boscosa lungo l’autostrada verso Saltillo, dove stando a una denuncia anonima potrebbero trovare indizi utili.

desaparecidos

Sotto il sole, fatta eccezione per una pioggia passeggera, mentre nella zona si intravedono le prime farfalle Monarca della stagione, hanno scavato per un chilometro quadrato, rimuovendo arbusti in un’area difficilmente transitabile. Si stima che la guerra contro il narcotraffico avviata col massiccio uso dei militari nel 2006 dall’allora presidente Felipe Calderon abbia prodotto a oggi almeno 80.000 morti e 25.000 ‘desaparecidos’ in tutto il Messico. I volontari di Vida ogni sabato, dal dicembre dell’anno scorso, perlustrano diverse punti nell’are di Torreon alla ricerca di cimiteri clandestini. A febbraio hanno ritrovato una madre di famiglia, Yolanda Tiscareno, di cui non si aveva notizia da cinque mesi. “Appoggeremo chiunque ci chieda di aiutarlo” ripete ai giornalisti Silvia Ortiz, che nel 2013 fondo’ Vida per cercare sua figlia, Silvia Stephanie, ‘desaparecida’ da 11 anni. (Dire-Misna)


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