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Abusivismo, bagarre in piazza sul ddl Falanga: lite tra Verdi e abusivi

Falanga "legalizza l'abusivismo edilizio", accusa Bonelli. Di contro si raduna un drappello di manifestanti che sostiene il provvedimento

Pubblicato:03-10-2017 11:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:45

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ROMA – Bagarre alla Camera sul ddl Falanga, la legge che il Pd vuole fermare perche’ troppo morbida con proprietari di costruzioni abusive.

Davanti a Montecitorio Angelo Bonelli porta in piazza la protesta dei Verdi. Falanga “legalizza l’abusivismo edilizio”, accusa. Di contro si raduna un drappello di manifestanti che sostiene il provvedimento del senatore di Ala: “Nessuno deve toccare la nostra unica casa”, dicono, con una protesta dal marcato accento campano. In base al ddl Falanga, le costruzioni abitate slittano in coda alla lista delle demolizioni. Per Bonelli e’ un vero e proprio oltraggio al territorio: “Bloccherà le demolizioni anche nelle aree vincolate, questa è la la risposta del Parlamento all’Italia che frana e che premia i furbi e beffa gli onesti”, dice a gran voce.

Il video della lite


I manifestanti replicano a tono. “Ma quando eravate al governo voi, cosa avete fatto?”, chiedono. “In Campania- osservano- ci sono piani regolatori fermi agli anni 60-70. Quando c’era il ministro Pecoraro Scanio perché non avete attuato la legge Prodi, che diceva che tutti i Comuni che non si dotavano di piani regolatori andavano commissariati?”. Bonelli sottolinea che questa non era competenza del ministero dell’Ambiente.  “Spettava alla Regione Campania. Si informi, studi di più. Quando ha costruito lo sapeva che stava edificando abusivamente, perché lo ha fatto?“, dice il leader dei Verdi.


Intanto a La 7 e’ il senatore campano a difendere la norma. Alle 14 e 30 la conferenza dei capigruppo dovrebbe sancirne lo slittamento. Alessia Rotta, del Pd, conferma. Falanga si inalbera: “La mia legge si ispira a una sentenza europea, la sentenza Ivanova, che tutela il diritto all’abitazione. Il Pd questo testo identico lo ha gia’ votato al Senato. Se non lo vota alla Camera compie un atto eversivo verso il Parlamento”, aggiunge.

di Federico Sorrentino, giornalista

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