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Quattro anni fa la strage di Lampedusa, oggi il ricordo ufficiale e la marcia della pace

Oggi si celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione

Pubblicato:03-10-2017 08:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:45

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ROMA – Era il 3 ottobre del 2013: nel mare a poche centinaia di metri al largo dell’isola di Lampedusa morirono in un naufragio 368 persone, migranti partiti pochi giorni prima su un’imbarcazione dalla Libia in cerca di una vita migliore. Tra loro anche molte donne e bambini. Sulla barca viaggiavano 500 persone. Fu una delle tragedie più grandi dell’immigrazione degli ultimi decenni.

I morti arrivavano tutti dall’Africa subsahariana, soprattutto da Eritrea e Somalia. Quando l’imbarcazione era giunta a mezzo miglio dalla costa, a bordo venne dato fuoco a una coperta nella speranza di farsi vedere dalla costa. Ma il fuoco divampò troppo velocemente e si sviluppò un incendio a bordo e molti si gettarono in mare sperando di salvarsi. Dal 2016, il 3 ottobre è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. Quest’anno a Lampedusa le celebrazioni con il ministro Valeria Fedeli e il presidente del Senato Pietro Grasso. Questa mattina ci sarà la marcia della pace che si snoderà da piazza Castello fino alla Porta d’Europa, luogo simbolo, opera di Mimmo Paladino.


OGGI A LAMPEDUSA IL RICORDO CON IL MINISTRO FEDELI

“Oggi a Lampedusa un giorno di scuola oltre la scuola: ricordo e impegno per un’Italia e un’Europa davvero inclusive #3ottobre”. Lo scrive su twitter la ministra dell’istruzione Valeria Fedeli.


GRASSO: NOSTRA COSTITUZIONE RICONOSCE LORO DIRITTI

“E’ un’emozione diversa essere sui luoghi che costituiscono la fine dell’Europa, il confine dove ci sono principi e valori che i nostri padri fondatori hanno realizzato con quest’Unione”. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, mentre marciava, ai microfoni Radio anch’io di Rai Radio1, durante la manifestazione in corso questa mattina a Lampedusa in ricordo del naufragio del 3 ottobre 2013 in cui morirono 368 migranti.

“E c’è anche la porta d’ingresso d’Europa- ha aggiunto Grasso- il primo segnale che vedono coloro che si avvicinano con la speranza di un futuro migliore alle nostre coste. Fuggono da povertà, guerre, fame, mancanza di diritti. Quei diritti fondamentali che la nostra Costituzione riconosce”.

ROSATO (PD): FUGGIVANO DA POVERTÀ E GUERRE, NON DIMENTICARE

“Erano uomini, donne, bambini, fuggivano povertà, miseria e guerre. Morti a due passi da casa nostra. Non dimenticare #3ottobre #lampedusa”. Lo scrive su facebook Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera, ricordando la strage di migranti avvenuta il 3 ottobre del 2013.

 

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