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Dossier Viganò, il Papa: “La verita’ e’ mite”; Libia, palazzo Chigi smentisce intervento italiano

edizione del 3 settembre 2018

Pubblicato:03-09-2018 16:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:31
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DOSSIER VIGANÒ, IL PAPA: LA VERITA’ E’ MITE
“Con le persone che cercano soltanto lo scandalo e la divisione, l’unica strada da percorrere è quella del silenzio e della preghiera”. Sceglie una replica indiretta Papa Francesco a Carlo Maria Viganò, che lo ha accusato di aver ignorato gli abusi sessuali commessi dall’ex cardinale di Washington Theodore MacCarrick su alcuni giovani seminaristi e preti. “La verità è mite, la verità è silenziosa”, ha detto Francesco celebrando messa a Santa Marta.

LIBIA, PALAZZO CHIGI SMENTISCE INTERVENTO ITALIANO
Il premier libico Al Sarraj sotto assedio a Tripoli, dopo una settimana di scontri che hanno portato le milizie ribelli sempre più vicine ai palazzi del potere. Il governo ha proclamato lo stato di emergenza perchè non controlla più la parte meridionale della capitale. Dall’Italia, intanto, Palazzo Chigi smentisce di intervenire con i corpi speciali. Il premier Giuseppe Conte sta seguendo l’evolversi della situazione e ha invitato a cessare immediatamente le ostilita’ assieme a Stati Uniti, Francia e Regno Unito.


GOVERNO, ARRIVA LA STRETTA CONTRO I CORROTTI NELLA PA
Chi paga le mazzette non sara’ piu’ in affari con la pubblica amministrazione. Il governo vara un pacchetto di norme contro la corruzione. Previsto anche il daspo per i condannati a tutti i tipi di corruzione, con pene superiori ai due anni. L’interdizione dagli appalti pubblici sara’ perpetua. Tra le ipotesi anche la previsione di agenti sotto mentite spoglie per scovare i corrotti. In consiglio dei ministri primo approccio ai temi legati alla manovra economica, in vista della sessione di bilancio.

MIGRANTI, IN TRE MESI 12MILA CLANDESTINI IN PIU’
Cresce il numero dei migranti clandestini in Italia. A rivelarlo uno studio dell’Istituto per gli studi di politica internazionale, sulla base dei dati forniti dal Viminale. In tre mesi ci sono oltre 12mila clandestini in più, a causa dell’aumento di risposte negative alle domande di protezione. I dinieghi non sono stati seguiti dai rimpatri, che sono invece fermi a quota 1.350, in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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