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‘Maturi’ (e a piedi) in Islanda, l’avventura di 8 ragazzi in presa DIREtta – 3° puntata

Dopo una notte tempestosa (e qualche guaio con le tende), i giovani del 'Gregge' ripartono tra tunnel, fiumi e montagne

Pubblicato:03-08-2018 16:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:26
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BOLOGNA – Hanno fatto l’esame di maturità e, a differenza di tanti diciottenni che si buttano in estati di sfrenato divertimento tra spiagge e discoteche, loro hanno pensato di festeggiare questo importante traguardo in modo diverso. Con un viaggio-scoperta, faticoso e introspettivo. Ma rigorosamente in squadra: perchè questi otto ragazzi di Bologna, che si sono ribattezzati ‘Il Gregge‘, da anni sono abituati a camminare (e faticare) insieme, facendo trekking ed escursioni in giro per l’Italia. E così hanno voluto fare anche per il loro viaggio della maturità. Scegliendo un posto davvero speciale: l’Islanda. Un viaggio immersi nella natura per lasciarsi conquistare da scenari mozzafiato. Un percorso avventuroso che non dimenticheranno facilmente. Il loro viaggio è cominciato il 16 luglio e finito il 24. Oggi vi raccontiamo la seconda puntata.

La 1°puntata: Uno due tre, si vola

La 2° puntata: Pronti a partire, rischiare la strada

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I protagonisti:


Andrea, “il pastore”


Lorenzo, “camminatore alfa”


Francesca, “graphic designer”


Pietro, “logistics and technology”


Leonardo, “quello che si presenta alla partenza senza sapere cosa si farà”


Serena, “quella responsabile”


Nicola, “camminatore esperto/quello delle bici”


Bruno, “quello nuovo con gli orecchini”

ALLA SCOPERTA DELLA VALLE INCANTATA

Hrafntinnusker-Álftavatn – 19 luglio

Al risveglio siamo ancora un po’ provati e demoralizzati dalle avversità della sera prima, infatti c’è chi ha trascorso una notte bagnata per colpa di un tirante che ha ceduto durante la tempesta. Rimaniamo positivi sperando nel “non può piovere per sempre” e fortunatamente oggi il cielo sembra molto più sereno.


Iniziamo la tappa con entusiasmo e percorriamo qualche altro tratto sulla neve all’interno della quale l’acqua scava suggestivi tunnel.

Dopo un meritato pranzo, chi a base di cracker e marmellata chi a base di risotto alla pescatora e salame, riprendiamo il nostro cammino. Ci aspettano una serie di rocciose salite e discese sempre contornate da numerose fumarole.

La varietà di paesaggi continua a stupirci, mentre camminiamo si apre davanti a noi una visione completa della valle in cui passeremo la notte. Le montagne nere, colorate dal verde del muschio, e il lago Álftavatn in lontananza ci tolgono il fiato. Citando uno dei pilastri della nostra infanzia, ci sentiamo un po’ come Piedino che arriva alla Valle Incantata.

Dopo mesi che aspettiamo questo viaggio essere su questo sentiero ancora ci sembra surreale. Siamo totalmente sopraffatti dalla bellezza di questi luoghi. Tempo di scattare qualche foto e riprendiamo il nostro cammino. Una ripidissima discesa, che mette a dura prova le nostre articolazioni, ci fa arrivare velocemente ai piedi della montagna e all’inizio della valle.

Qui incontriamo il primo fiume che ci costringe a togliere gli scarponi, indossare i sandali e immergere i piedi nell’acqua gelida, anche se c’è chi non si arrende e vaga lungo il fiume alla ricerca di un punto in cui attraversare puntando tutto sull’impermeabilità degli scarponi.

Superato il nostro primo guado ci rimangono gli ultimi chilometri per raggiungere il rifugio. Tra chiacchiere e risate l’ultimo tratto trascorre velocemente. Traumatizzati dalla notte tempestosa trascorsa veniamo tranquillizzati dal fatto che ci troviamo in un luogo riparato dal vento.

Una volta piantate le tende tre coraggiosi, ai quali evidentemente la tappa di oggi non è bastata, si avventurano alla conquista della cima di un monte mentre gli altri si dedicano a partite di bocce improvvisate e alla preparazione della cena.

Il bel tempo ci ha messo decisamente di buon umore e le nostre risate sono le uniche che risuonano nel campeggio. Notando questo ci divertiamo (forse troppo) impersonando lo stereotipo di italiano medio, rumoroso e fissato con la pizza, gesticolando ed enfatizzando i luoghi comuni.

La serata è ancora lunga, o almeno la luce ce lo fa credere, e dopo qualche lancio con il frisbee decidiamo di fare una passeggiata lungo le sponde del lago. Uno ad uno cediamo alla tentazione di immergere i piedi scoprendo che il livello dell’acqua non supera mai il polpacci. Purtroppo la temperatura del lago ci distoglie dall’idea di attraversarlo e raggiungerne l’altra sponda.

Questo momento ci ricorda moltissimo un’altra serata, trascorsa anni fa sul lago Scaffaiolo durante la primissima avventura del Gregge.

I parallelismi si sprecano e anche i pensieri: nonostante il tempo che passa la voglia di camminare e stare insieme non è cambiata e , nonostante la “maturità”, anche la voglia di scherzare e buttare tutto sul ridere è rimasta intatta.

Tra i sentimentalismi ci dedichiamo al remake di vecchie foto sfruttando la meravigliosa luce dorata che l’assenza di nuvole ci regala.

L’incredibile clima ci convince a ritardare il momento della buonanotte e sfruttare la serata che trascorre tra giochi e risate, godendoci lo spettacolare e tardivo tramonto che tinge il cielo di sfumature rosa.

Fotogallery:



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