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Migranti, Aboubakar Soumhoro: “Clima violenza viene da anni di razzismo latente”

Parla il sindacalista Usb Aboubakar Soumahoro, ospite ieri sera del Festival delle migrazioni e delle culture Locali a Riace

Pubblicato:03-08-2018 12:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:26

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(DIRE) Riace, 3 ago. – “Il clima che stiamo vivendo in questi giorni non è frutto degli ultimi quattro mesi. Siamo all’interno di un contesto che ha visto nel corso degli anni un razzismo latente e pensato, agito e manifestato che possiamo riassumere nei vari provvedimenti dei governi che si sono alternati. Questo ha creato un tessuto sociale e culturale dentro un quadro di sdoganamento degli atteggiamenti razzisti“. Così il sindacalista Usb Aboubakar Soumahoro, ospite ieri a Riace nella prima serata del festival delle Migrazioni e delle Culture Locali in corso nel borgo calabrese fino a domenica 5 agosto.

“Le balle lasciano il tempo che trovano, i temi del lavoro sono quelli che interessano le persone– continua Soumahoro-. In Italia, non solo a Riace, c’è ancora una parte della popolazione che ritiene che la solidarietà vada manifestata e praticata. Vogliamo tante altre Riace, che interroghino l’attuale sistema di accoglienza italiano. Quale modello di società ci prospetta questo sistema? Questa è la domanda”.

E sulle politiche migratorie del governo, il sindacalista ribadisce: “Un conto è la distrazione di massa rispetto a quelle che possono essere competizioni verso un eventuale governo, come si è visto con la campagna elettorale permanente, dove nel gioco ognuno dei soggetti cerca di raccontare a modo suo una realtà che è tutt’altra. La realtà, infatti, ci dice che nessuno può essere mandato via dall’Italia senza il nullaosta dei Paesi di provenienza, quindi non è possibile nessuna espulsione di massa. A settembre ci sarà un appuntamento, come deciso nell’ultima assemblea a Bologna- annuncia Soumhaoro-. Cercheremo di coinvolgere il più possibile le persone che vivono le disuguaglianze sociali sulla propria pelle, senza abbandonare i temi dell’antisessismo e dell’antirazzismo”.


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