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Paolo Villaggio, lutto alla prossima ‘Coppa Cobram’ di Desenzano del Garda

L'edizione di quest'anno si terrà il 24 settembre

Pubblicato:03-07-2017 17:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:29

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ROMA – Ci mancava solo il ricordo dei corridori della Coppa Cobram. La temibile corsa ciclistica, quella per cui Ugo Fantozzi, con il ragionier Filini, provò a inventarsi di tutto pur di non parteciparvi (mitica la scena della telefonata con l’accento svedese). Sì, perché la Coppa Cobram esiste realmente. È a Desenzano del Garda, in provincia di Brescia, infatti, che nasce la Coppa, giunta alla quarta edizione su iniziativa del titolare di una bottega di restauro e personalizzazione di biciclette, Mauro Bresciani, che si divide tra la passione per le biciclette e quella per Fantozzi. Una rievocazione in piena regola, a partire dalle bici e dall’abbigliamento dei partecipanti. Mauro aveva appena aperto la sua bottega dove realizza biciclette, serviva un’idea per promuoversi: “La Coppa l’ho ideata scherzosamente quando ho aperto il negozio, per creare qualcosa di simpatico- ha detto all’agenzia Dire-. Mi è venuto in mente Fantozzi. E ho pensato all’episodio della corsa in bicicletta. E siamo partiti”. Iniziativa simpatica, scherzosa, ma che ha avuto subito un buon successo: “Alla prima edizione 80 persone, oltre ogni aspettativa. Pensavo ad una cosa tra amici e invece… Nelle edizioni successive gli iscritti sono praticamente raddoppiati e quest’anno siamo arrivati a 300, ma con un limite alle iscrizioni”. Il percorso guidato dal Megadirettore Mauro Bresciani (“Uso questo tono forte, ma pedalo pure io…”) prevede la partenza dal centro di Desenzano per un totale di 16,7 chilometri.

 

“È prevista una colazione, spuntini durante il percorso, mangeremo in osteria”. Ma non solo: “Daremo anche la bomba, che dentro avrà un ingrediente segreto, del Campari e aranciata amara. E poi ci sono le cadute, il curvone– sorride Bresciani-. Chi partecipa vuole strappare un sorriso, c’è chi farà una propria scenetta, chi ripete le battute a memoria. Se Villaggio sapeva di noi? Non lo so, non abbiamo mai provato a contattarlo. Ma immagino che una voce gli sia potuta arrivare”. A loro, a Bresciani per primo, è invece arrivata la notizia della morte del loro idolo, scomparso a Roma all’età di 84 anni a causa di una complicanza per il diabete di cui soffriva: “Ci siamo purtroppo risvegliati così. Ci siamo sentiti increduli, scioccati. Ci siamo scambiati messaggi anche con vecchi partecipanti alla Coppa. Non mi aspettavo tanto affetto. Quasi ci stavamo dando le condoglianze, come fossimo di famiglia”. La Coppa Cobram ‘bresciana’ cade ogni settembre. Quest’anno sarà il giorno 24: “E in qualche modo ricorderemo Paolo Villaggio. Sicuramente porteremo il lutto al braccio. Ora dobbiamo riprenderci dallo choc e poi penseremo a cosa fare”.


di Adriano Gasperetti, giornalista professionista

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