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Trovata lupa morta nel bolognese, è stata avvelenata. E’ il secondo caso nel 2017

Il lupo, femmina, è stato trovato nei giorni scorsi a Sasso Marconi, non lontano dalla provinciale, nella zona di via Vizzani

Pubblicato:03-07-2017 11:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:29

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BOLOGNA – Un esemplare di lupo femmina è stata trovata morta nei giorni scorsi a Sasso Marconi, in provincia di Bologna. Sul corpo non aveva segni di alcun trauma e gli esperti sono convinti che sia stata avvelenata. Si tratterebbe del secondo caso nel 2017: all’inizio dell’anno venne infatti trovato un altro lupo ucciso con un veleno e proprio nella stessa zona (questa è stata ritrovata vicino alla provinciale nella zona di via Vizzano) di questo nuovo caso. potrebbe quindi trattarsi della stessa persona.

NON PUO’ ESSERE STATO NE’ UN INCIDENTE STRADALE NE’ UN BRACCONIERE

A trovare il cadavere è stata la Polizia provinciale della Città metropolitana di Bologna: aiutati da una guardia volontaria di Bologna Zoofila, la loro prima preoccupazione è stata quella di controllare che fosse in fase di allattamento (nel qual caso bisognava subito cercare la tana e salvare i cuccioli). Esclusa questa possibilità, la guardia zoofila ha fatto un primo esame dell’animale per capire la causa della morte: non c’erano fratture ossee nè ferite, per cui si può escludere la possibilità di un incidente stradale (il corpo era nelle vicinanze di una strada provinciale) e anche la morte per uno sparo da parte di un bracconiere. “Quasi certamente, si legge nel comunicato della Polizia provinciale- la lupa è morta invece per ingestione di un’esca avvelenata: nel cavo orale erano infatti presenti diversi frammenti di erba“. E questo è un indizio importante: quando hanno mangiato qualcosa di tossico o difficile da digerire, lupi e cani cercano di ingurgitare l’erba per provocarsi conati di vomito e liberarsi.

LA VERITA’ ARRIVERA’ DALL’AUTOPSIA

Le risposte arriveranno dalla clinica universitaria veterinaria di Ozzano dell’Emilia, dove la lupa è stata trasportata: il professor Mauro Delogu eseguirà le indagini necroscopiche per accertare la causa del decesso e, soprattutto, il particolare tipo di veleno utilizzato. Se questo fosse compatibile con quello utilizzato per uccidere l’altro lupo trovato nella stessa zona all’inizio di quest’anno si sarebbe quasi sicuramente in presenza della medesima mano. E’ stato effettuato anche un prelievo di sangue che ora servirà per il monitoraggio genetico e sanitario della specie: da questo esame arriveranno elementi molto importanti per gli studiosi dei lupi (fare un prelievo di sangue ad un lupo nel bosco è quasi impossibile).


L’APPELLO DELLA POLIZIA: “SEGNALATE SUBITO SE VEDETE QUALCUNO CHE ‘SEMINA’ PEZZI DI CARNE”

Il fenomeno dei ‘bocconi avvelenati‘ – spiega la Polizia provinciale – che normalmente ha come obiettivo l’uccisione di una sola specie ma ovviamente può colpire tutti i carnivori (lupi, rapaci, cani e gatti domestici …) è in regressione rispetto al recente passato ma non è debellato. Si raccomanda quindi a tutti, in particolare ai frequentatori di boschi e parchi pubblici, di segnalare tempestivamente qualsiasi persona che lasci cadere a terra pezzetti di carne – intera o macinata che sia – nonché carcasse di volatili”. E naturalmente sono importanti anche le segnalazioni dei bocconi (anche se non è stato possibile vedere chi è stato).

(La Polizia provinciale ha realizzato un video in cui si vede il primo esame, da parte della guardia zoofila, sul corpo del lupo. Le immagini sono un po’ impressionanti. Se lo volete vedere lo trovate a questo link:  https://youtu.be/6WX70OFJFCk)

di Marcella Piretti, giornalista professionista

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