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SOS Scuola: l’accademia delle Belle Arti di Sassari sbarca ad Arsoli

Al via il progetto con il primo campus creativo. Poi è il turno di Roma e L'Aquila

Pubblicato:03-07-2015 17:08
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:25

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ROMA – L’arte sbarca ad Arsoli. Grazie al progetto SOS scuola, inizia oggi, per proseguire fino al 23, questo viaggio nella cittadina laziale al confine con l’Abruzzo, per riqualificare e innovare le scuole, trasformandole in laboratori di creatività e diritti insieme a studenti, docenti, artisti e una rete di volontariato che mette in relazione pubblico e privato. “Abbiamo considerato la situazione di degrado delle scuole italiane- racconta Paolo Morani, portavoce di S.O.S. Scuola a Diregiovani.it- In mancanza della presenza delle istituzioni, i cittadini si riuniscono e provvedono con interventi, quelli che competono loro, a tenere tenere pulita la scuola. Parliamo di interventi di carattere decorativo, si cerca di rimediare al degrado”. Si cerca di portare la bellezza “all’interno delle scuole, con decorazioni, pitture, murales, riqualificando i giardini esterni”. Questa prima tappa di Arsoli vedrà la convenzione con l’accademia delle Belle Arti di Sassari: “Organizziamo dei laboratori aperti a bambini, genitori, adulti della scuola stessa- racconta ancora Paolo- Tutto questo grazie anche all’apporto di studenti che arriveranno dall’Accademia”. Tutto prevede un riscontro positivo per gli studenti: “Avranno dei crediti formativi e sosterranno, al rientro, un esame di pedagogia, corso previsto nella loro facoltà. E questo potrebbe essere anche preso a modello. Sappiamo che il Miur ci segue”, la speranza è che un giorno possa indire “una giornata di SOS scuola. Il sottosegretario Davide Faraone è già stato ospite nelle nostre scuole. Le scuole così sono aperte anche oltre l’orario canonico, diventano centro di aggregazione per la collettività, è un benessere per la scuola”. Per questa tappa di Arsoli è stato coinvolto l’istutito penitenziario minorile di Treviso: abbiamo previsto una bottega grafica, questi ragazzi preparano la grafica di SOS scuola e uno di loro sarà qui con noi, lo ospiteremo”.

Gli studenti che in arrivo da Sassari, resteranno ad Arsoli per una decina di giorni, saranno in tutto cinque: un ragazzo, Sergio, e quattro ragazze, Giuliana, Claudia, Valentina e Irina, originaria della Russia. “Sarà sicuramente una bella esperienza- racconta Sergio- Serve come esprienza decorativa con i bimbi. Il nostro lavoro sarà spiegare anche cos’è l’estetica, il tema centrale è quello della bellezza. raccontare cos’è l’estetica”. Lavoreranno sui bambini, “spiegheremo loro cos’è la vera bellezza e non è quella che si vede in tv”. Giuliana, da questi giorni ad Arsoli, si aspetta “un arricchimento, nostro ma anche di chi si confronterà con noi nei laboratori. Spero verranno fuori buoni lavori, sarà un modo per mettere a confronto culture diverse. Per il futuro spero sarà possibile ripetere il progetto in Sardegna”.

Dopo Arsoli ci sarà l’ambizioso campus creativo all’Istituto Pio La Torre di Roma (dal 6 al 13 luglio), organizzato in collaborazione con gli assessorati alla Scuola di Roma Capitale e del XIV Municipio, che ha come obiettivo la realizzazione de “La casa del viaggiatore”: un baby bar, una mediateca e un laboratorio multimediale, una sala cinema-teatro, la riqualificazione degli spazi esterni con orti, giardini e street art. Decine di associazioni, tra quelle di genitori e territoriali, artisti romani e palermitani che per dieci giorni lavoreranno per cambiare il volto di un Istituto che accoglie una fascia d’età larghissima, dagli alunni della scuola materna a quelli del Liceo Gassman. Ultima tappa per l’edizione 2015, alla scuola materna Rodari dell’Aquila (dal 24 al 30 luglio), in collaborazione con l’Associazione ActionAid L’Aquila, i giovani ingegnieri di Viviamolaq e con il patrocinio del Comune dell’Aquila. Un progetto che tiene insieme la valorizzazione dell’ambiente e quella ludica: alberi, giochi per bambini, orto dinamico e un sistema di teli colorati e ombreggianti nel patio interno della scuola che provano a rispondere con la creatività a un diritto che per troppo tempo viene negato ai piccolini alunni, quello di vivere una scuola “vera” e accogliente.


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