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Governo, il presidente Conte decide e… scende in campo

La nota di Nico Perrone, direttore dell'Agenzia di stampa Dire, sul discorso del premier Giuseppe Conte

Pubblicato:03-06-2019 18:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:21

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ROMA – Nel M5S è tutto un fregarsi le mani e sorrisini. Per la bravura dell’avvocato Giuseppe Conte che, col suo discorso agli italiani, ha messo spalle al muro il leader della Lega, Matteo Salvini. Non solo, in casa dei ‘grillini’ il discorso di stasera è suonato come una vera e propria investitura politica per le elezioni che, prima o poi, arriveranno.

Conte ha messo i suoi alleati di fronte alle responsabilità che devono assumersi. Lui è pronto a farsi da parte, ma i leader della Lega e del M5S lo devono dire, non a lui, ma a tutti gli italiani: se il Governo finisce la sua corsa e’ perché prevalgono gli interessi di bottega.

Un ragionamento che in questa fase non può riguardare i ‘grillini’, che sono in evidente difficoltà e sono terrorizzati dalla prospettiva del voto anticipato. Riguarda prima di tutto Salvini, perché è lui in perenne campagna elettorale, ed è lui che – basta scorrere la rassegna stampa degli ultimi mesi- invade il campo altrui e gioca tutti i ruoli stilando anche le pagelle dei ministri che non vanno bene, così mettendo in difficoltà il presidente del Consiglio.


Conte ha insistito a piu’ riprese sulla propria indipendenza, sul fatto che non si è mai iscritto al M5S. Qui, su questa insistenza, c’e’ forse una prima chiave per capire quello che, è probabile, farà. Un occhio ai sondaggi, i più autorevoli, che in questo anno di presidenza Conte hanno sempre evidenziato un dato: il premier piace più di Salvini.

E con uno scontro che diventa cruento, con Salvini che forza per arrivare al voto anticipato ed ampliare al massimo il suo bottino, magari una ‘Lista civica nazionale’, capeggiata dall’indipendente Conte potrebbe raccogliere consensi trasversali, soprattutto nel campo moderato.

A quel punto, con buona pace dei vari Toti, Calenda, Renzi che si stanno arrovellando per piazzarsi al ‘Centro’, sarebbe proprio Conte quello che meglio di tutti potrebbe riuscire nell’operazione.

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