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Avorio, gli Stati Uniti mettono al bando l’orribile commercio

Vietata la commercializzazione di qualunque oggetto che non abbia almeno cento anni di età

Pubblicato:03-06-2016 15:33
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:49

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avorio elefanteROMA – Finalmente in materia di ambiente e animali è possibile dare una bella notizia. È la messa al bando, da parte degli Stati Uniti, di tutti i manufatti d’avorio e di conseguenza del commercio a qualunque titolo di manufatti realizzati con le zanne di elefante. Un colpo durissimo, quindi, alla piaga del bracconaggio.

L’annuncio ufficiale, che precede la Giornata mondiale dell’ambiente, il prossimo 5 giugno, e che l’Onu quest’anno dedica alla lotta contro il commercio illegale di specie protette, è stato dato dalla Fish and Wildlife Service, l’agenzia statunitense del dipartimento degli interni dedicata alla fauna selvatica.

Nello specifico, spiega l’agenzia, sono vietate importazioni, esportazioni e commercio di tutti gli oggetti in avorio di nuova fabbricazione. Ammessi solo quelli con oltre cento anni di età e quelli che presentano avorio in una piccolissima percentuale, come ad esempio, gli strumenti musicali, ma non proveniente da azioni di bracconaggio. “L’audace azione di oggi e’ un impegno degli Usa a porre fine alla piaga del bracconaggio degli elefanti e al tragico impatto che sta avendo su tutte le popolazioni selvatiche“, ha detto il segretario degli interni, Sally Jewell.


L’auspicio ora è che altri Paesi, sostenuti anche dall’Onu, seguano le orme degli Stati Uniti e le politiche in tal senso intraprese dal presidente Barack Obama. L’inquilino della Casa Bianca aveva lanciato la lotta per la salvaguardia delle specie selvatiche già nel 2013.

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