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Report Commissione Esteri del 2 maggio 2019

Tra le comunicazioni del Segretario, anche il commento alle dichiarazioni rilasciate a un quotidiano italiano dal vice ministro italiano Edoardo Rixi sulla vicenda targhe.

Pubblicato:03-05-2019 08:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:25

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In apertura della seduta, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi, tra le comunicazioni, dà lettura del Memorandum d’Intesa siglato lo scorso 21 marzo con il Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, Sergey Lavrov. E per replicare a chi, nelle scorse settimane, lo aveva accusato di voler mantenere segreto il testo, il Segretario Renzi chiarisce: “Mi sono limitato, come prassi per tutti i memorandum, ad attendere una Commissione esteri per riferire in comma Comunicazioni i contenuti”.

Tra le comunicazioni del Segretario, anche il commento alle dichiarazioni rilasciate a un quotidiano italiano dal vice ministro italiano Edoardo Rixi sulla vicenda targhe. “Confidiamo, anche per le dichiarazioni ulteriori- si augura Renzi- che siamo davvero vicini alla risoluzione del problema”.

Sul memorandum con la Russia e sulla vicenda targhe intervengono poi anche i commissari. Pasquale Valentini, Pdcs, fa notare come sulla visita a San Marino del ministro russo, anche alla luce delle sue dichiarazioni sulla resistenza da parte del Titano a presunte “pressioni” dell’Ue e di Washington, “siano passati elementi di ambiguità rispetto la nostra neutralità”, puntualizza. Mentre per i consiglieri di minoranza Tony Margiotta, gruppo misto, e Gian Matteo Zeppa, Rete, la vicenda targhe, ancora di fatto insoluta malgrado le dichiarazioni odierne, rispecchierebbe la mancanza di un rapporto consolitato tra Italia e San Marino. “Le comunicazioni di oggi sulla vicenda targhe- sottolinea Zeppa- sembrano più che altro amministrative, non ci sono accordi politici”. Al contrario, alla luce della parole del viceministro italiano, “diventa evidente che il problema non è tanto di rapporti tra i governi dei due paesi- puntualizza Luca Santolini, C10- ma è problema interno alla maggioranza di governo italiana”. “Il viceministro pone San Marino sullo stesso piano di altri Stati che hanno altre dimensioni e caratteristiche, come Svizzera e Monaco- fa poi notare Matteo Fiorini, Rf- una dimostrazione che di per sé smonta tutto il castello di chi voleva trasformare questa vicenda in una lettura di mancanza di rapporti tra Italia e San Marino”.


Concluse le comunicazioni, si passa al Comma 2, in cui il Segretario di Stato per il Territorio, Augusto Michelotti, dà lettura dell’Accordo tra la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino per la gestione dei rifiuti urbani e speciali anche pericolosi destinati al recupero e allo smaltimento, in attuazione di accordi vigenti, firmato a San Marino il 12 giugno 2018. Segue un breve dibattito sulle richieste di chiarimento rispetto ai contenuti del nuovo accordo dalla parte dei commissari di minoranza e soprattutto di aggiornamenti sugli sviluppi della raccolta porta a porta, dato anche l’obiettivo di giungere entro il 2020 al 70% di raccolta differenziata sul Titano, previsto dall’accordo. “Il 70% di raccolta differenziata non è una chimera ma un obiettivo raggiugibile”, assicura Michelotti.

Si procede con i comma successivi: il riferimento su nomine e revoche di incarichi diplomatici, l’esame di una serie di convenzioni internazionali, tra cui l’accordo tra la Repubblica di San Marino e la Federazione di Saint Kitts e Nevis sull’esenzione reciproca dall’obbligo del visto d’ingresso per titolari di passaporti diplomatici e gli Emendamenti apportati nel 2018 all’allegato della Convenzione monetaria tra Ue e Repubblica di San Marino. La Commissione esamina quindi una serie di pratiche relative a residenze e permessi di soggiorno su cui si interrompe la seduta.

Nella giornata di domani riprenderanno i lavori per proseguire e concludere l’ordine del giorno.

Di seguito un estratto degli interventi odierni.

Nicola Renzi, Sds Affari Esteri

Darei lettura del Memorandum siglato tra la Repubblica di San Marino e la Federazione Russa, tutt’altro che segreto. Mi sono limitato, come prassi per tutti i memorandum, ad attendere una Commissione esteri per riferire in comma Comunicazioni i contenuti.

La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri della Repubblica di San Marino e il ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, con l’obiettivo di sviluppare e rafforzare ulteriormente le relazioni tradizionalmente amichevoli e la cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra i due Stati e i rispettivi popoli in base ai principi di comprensione e rispetto reciproci;

(…)

hanno deciso quanto segue:

1) Le parti terranno regolarmente consultazione ad alto livello sulle questioni della promozione e dell’ulteriore rafforzamento delle relazioni bilaterali e su temi di carattere internazionale di reciproco interesse. Tali consultazioni possono tenersi alternativamente a San Marino e a Mosca e/o a margine di incontri internazionali, secondo le rispettive volontà. (…)

2) Le consultazioni tra le parti saranno mirate a:

– approfondimento e intensificazione della cooperazione bilaterale tra la Repubbica di San Marino e la Federazione Russa in campo politico, economico, finanziario, educativo, scientifico, tecnologico, culturale, sanitario e turistico;

– accrescimento della conoscenza reciproca della storia e della cultura dei Paesi delle parti, incoraggiamento, a tal fine, dell’organizzazione di eventi, incontri, presentazioni;

– salvaguardia del rispetto per la dignità umana, la democrazia, l’uguaglianza, lo stato di diritto, la promozione e la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali;

– accrescimento del dialogo interreligioso e interculturale tra i due Stati, sviluppando scambi di esperienze e favorendo incontri per promuovere il rispetto della diversità e una visione pluralistica della realtà;

– incoraggiamento degli scambi e della cooperazione nei settori del commercio, della promozione e protezione reciproca degli investimenti, dell’energia, compresa energia rinnovabile, e dell’innovazione tecnogica;

– definizione delle modalità convenienti di collaborazione tra i sistemi finanziari dei due Stati e incoraggiamento dell’iniziativa formativa e scambio di conoscenze;

– collaborazione in materia di pianificazione e sviluppo del turismo, nonché promozione dello scambio di esperienze nella definizione di strategie per il turismo;

– conclusione di accordi in campo culturale ed educativo con lo scopo di realizzare interscambi tra le istituzioni culturali, scolastiche e accademiche, in particolare con Università di San Marino e le istituzioni universitarie russe;

– sostegno alla cooperazione bilaterale e multilaterale nell’ambito di organizzazioni internazionali, fra le quali l’Organizzazione delle Nazioni unite, l’Organizzazione per la Sicurezza e la cooperazione in Europa e il Consiglio d’Europa;

– coordinamento degli sforzi, sia a livello bilaterale che nell’ambito delle organizzazioni internazionali, nella lotta al terrorismo internazionale, alla proliferazione delle armi di distruzione di massa, alla criminalità organizzata, al riciclaggio di denaro, al traffico illecito di droga e di esseri umani;

– incoraggiamento delle autorità competenti di entrambi gli Stati a considerare la possibilità di concludere accordi bilaterali in diversi campi di reciproco interese;

3) Le parti tenderanno a promuovere l’apertura di diretti canali di comunicazione tra le istituzioni competenti della Repubblica di San Marino e della Federazione Russa.

Le tematiche generali potranno essere sviluppate e approfondite in base alla volontà dei due Paesi.

Altre comunicazioni, una sull’applicazione all’Odg votato in Consiglio grande e generale circa la questione turca, volto all’impegno del nostro Paese per la scarcerazione di un avvocato per i diritti internazionali. In ambito del Consiglio d’Europa e del Consiglio permanente Osce, la Repubblica di San Marino si è allineata a posizioni in tema di difesa dei diritti umani in Turchia.

Sull’articolo di stampa odierno sul caso targhe, in cui si è appresa la dichiarazione del vice ministro italiano ai trasporti Rixi, notizia meritevole di attenzione. Anche noi abbiamo avuto vari riscontri sulla volontà italiana di risolvere questione, e soprattutto la via di risoluzione che pare presa anche da parte italiana è sostanzialmente quella da noi indicata nel corso della convocazione dell’ambasciatore d’Italia a San Marino, ovvero un accordo che regoli i rapporti in questo campo tra Italia e San Marino. Siamo confidenti, anche per le dichiarazioni ulteriori, che siamo davvero vicini alla risoluzione del problema che è effettivamente impattante sulla nostra economia e che riteniamo presenti aspetti di non completa giustificazione, circa quanto adottato unilateralmente dalla Repubblica italiana, nei confronti specialmente di operatori economici di San Marino.

Pasquale Valentini, Pdcs

E’ possibile avere il testo del memorandum con la Federazione russa? E’ l’ultimo capitolo su una vicenda non approfondita adeguatamente, perchè è stata data, di questa visita e del memorandum, una certa lettura, ma non si è andati fino in fondo. Non era mia intenzione alimentare polemica su una vicenda che è sicuramente un fatto rilevante per il nostro Stato. Tutti a livello internazionale si sono chiesti come mai un ministro di un Paese dalla levatura come la Federazione Russa viene in visita ufficiale a San Marino- e non in occasione di una visita in un altro Paese. Certe letture e domande sono state fatte non tanto all’interno di San Marino, ma fuori. Quando poi nelle dichiarazioni ufficiali il ministro degli Esteri ci ha ringraziato perché ‘non abbiamo ceduto alle pressioni di Ue e di Washington’, io sono saltato sulla sedia. Quando ero Segretario agli Affari Esteri non ho mai avuto pressioni. Insomma, si può venire a casa nostra e dire certe cose? E poi il fatto che da parte delle istituzioni sammarinesi non si dica nulla a riguardo, come a confermare che c’è stata una presa di posizione di San Marino nei confronti dell’Ue, quando questa presa di posizione invece non c’è stata. C’è stata piuttosto una dichiarazione del consigliere Morganti in Aula, secondo cui San Marino non ha mai visto embargo e sanzioni come un modo di risolvere problemi perché alla fine pagano i cittadini. Ma al di là di questo, l’Europa non ci ha mai chiesto di applicare sanzioni, anche perché non siamo un paese Ue. Così come da parte della Russia ci ha chiesto di sapere quale era la nostra posizione tramite il suo ambasciatore, per valutare la reciprocità delle sanzioni. Noi come Paese abbiamo ribadito che non eravamo obbligati ad applicare sanzioni e ci siamo ben guardati dal diventare un paese perturbatore sulla vicenda. Labov ha dato poi anche lettura sulla vicenda ucraina, per cui noi come Paese non siamo mai stati concordi e ci siamo invece allineati con la posizione Ue. Su questa vicenda sono passati elementi di ambiguità rispetto la nostra neutralità, non tanto come non-amicizia verso la Federazione russia, ma perché un paese come San Marino non può mostrare amicizia nascondendo un elemento come la rigorosa tutela del diritto internazionale.

Tony Margiotta, Gruppo Misto

Apprendo positivamente le dichiarazioni riportate dal quotidiano Secolo XIX del vice ministro Rixi.

Abbiamo votato un Odg all’unanimità per l’associazione Ue, per cui serve comunque un rapporto consolidato e privilegiato con la vicina Italia. Rapporto consolidato che credo in questo momento storico San Marino non abbia.

Seguo le serate organizzate dal Segretario Renzi e dalla sua Segreteria per spiegare alla cittadinanza come stanno procedento i lavori sull’accordo di associazione Ue. In questo momento non abbiamo delle informazioni importanti che possono indicare come sarà o come si svolgerà questo accordo. Se la politica non sa cosa si sta portando avanti, la cittadinanza potrà capire sì l’importanza dell’accordo, ma senza le informazioni su deroghe e clausole salvaguardia, quote etc. credo sia un lavoro importante, ma dovrà essere rifatto con tutte le informazioni necessarie. Chiedo anche io il testo del memorandum.

Francesco Mussoni, Pdcs

Vorrei fare i complimenti al Segretario Renzi per avere fatto chiarezza sui contenuti del memorandum con la Repubblica Russa. Dal punto di vista internazionale e del rapporto politico è un fatto estremamente significativo. La Russia non ha di fatto rapporti commerciali con noi, a parte qualche piccolo investimento. Credo fondamentalmente sia da svolgere una lettura positiva nel rapporto bilaterale, forse le motivazioni del memorandum e dell’incontro, più di che di ordine economico a parte reciproci impegni programmatici come in ogni memorandum, abbiano valenza politica tra i due paesi ed è una valenza positiva. Nella Russia vedo interesse a intrattenere rapporti con un piccolo Paese. Si può aprire un percorso istituzionale da gestire con adeguata prudenza e orgoglio.

Luca Santolini, C10

Questione targhe: dall’articolo citato mi sembra emergano chiaramente i confini della vicenda e anche i perché non era così facile e di immediata la risoluzione. Mi sembra chiaro dalle dichiarazioni del viceministro che la questione ha tutt’altro peso e non sia un problema di rapporti tra Italia- San Marino, Italia-Svizzera..etc. ma dipenda soprattutto da dinamiche interne al governo italiano. Bene che anche da parte italiana sia stata espressa disponibilità a risolvere il problema. A questo punto diventa evidente che il problema non è tanto di rapporti tra i governi dei due paesi, ma è problema interno alla maggioranza di governo italiana.

Gian Matteo Zeppa, Rete

Non entro nelle vicende sull’Europa, per cui la deblacle della Segreteria Esteri mi sembra evidente. Anche io chiedo di avere immediatamente il memorandum come membri della commissione.

Le comunicazioni di oggi sulla vicenda targhe sembrano più che altro amministrative, non ci sono accordi politici. Dall’ultimo aggiornamento ci sono stati tantissimi comunicati stampa, in quello dell’8 aprile pare che la Segreteria si sia mossa con tutti gli strumenti a disposizione, chiedo se si sono avute risposte e se no, perché.
Sollevo poi la questione delle gite scolastiche per cui potrebbe capitare che qualsiasi pulmann con targa sammarinese, non guidato dalla persona giusta, per il decreto sicurezza, potrebbe venire sequestrato. Nel 2011 l’allora consigliere Claudio Felici propose l’istituzione dell commissione mista, prevista dall’accordo bilaterale sui trasporti. Chiedo se questa commissione è stata convocata. Chiedo poi al Segretario, visto che a livello politico non ci sono rapporti, se ci sono state missive ai vari ministri, e quale sia stato il grado di ripsosta.

Altra cosa: mi ritrovo, dopo aver fatto un dibattito in Commissione esteri, una delibera del congresso di Stato del 27 marzo, in cui il governo autorizza la stipula di locazione del carcere capuccini, a 25 mila euro all’anno, per altri 5 anni, quando si parla da tempo di nuovo carcere, anche qui dentro. E’ risultato illogico fare una struttura carceraria vicino a una zona residenziale come Murata?

A che punto è infine la questione della reciprocità delle multe? Visto che è stata fatta una sessione segreta a riguardo e sono mersi numeri allucinanti delle tante multe che i sammarinesi non hanno pagato all’Italia e viceversa.

Matteo Fiorini, Rf

Sul caso targhe, tecnicamente la questione dovrà seguire il suo corso e salutiamo con positività il riscontro di lavori in corso e di consapevolezza della problematica da parte italiana. Politicamente un paio di osservazioni: il vice ministro parla di effetti collaterali, è un’espressione chiarissima che conferma quanto ipotizzato con buon senso, che questa norma non era fatta con l’intento specifico, ma si è creata una situazione di difficoltà e imbarazzo per una norma che puntava a fare altro. Seconda osservazione: il viceministro pone San Marino sullo stesso piano di altri Stati che hanno altre dimensioni e caratteristiche, come Svizzera, Monaco, una dimostrazione che di per sé smonta tutto il castello di chi voleva trasformare questa vicenda in una lettura di mancanza di rapporti tra Italia e San Marino.

Stefano Palmieri, Rf

L’Odg votato all’unanimità da tutti i gruppi è stato un atto importante sul tema dell’accordo con l’Ue in cui non ci devono essere divisioni ma lo Stato si deve presentare unito nel percorso che si vuole fare. Sottolineo l’importanza del memorandum con la Russia, ma anche io sono per l’integrità delle posizioni nei confronti di altri Paesi, dobbiamo considerare tutti sullo stesso piano.

Alessandro Bevitori, Ssd, presidente commissione.

Alcune comunicazioni: il console dell’Ucraina, per conto dell’ambasciatore, ci richiede un incontro come commissione Esteri. Io ho spiegato le difficoltà di organizzarlo durante i lavori di una commissione, meglio organizzarlo come delegazione di parlamentari. Ha segnalato come disponibilità dal 3 al 6 giugno prossimi, se riusciamo a dargli una data e un orario. Ha segnalato anche un Odg con le motivazioni e oggetto dell’incontro: l’analisi generale della situazione ucraina, lo sviluppo delle dinamiche scaturite da ultime elezioni, le prospettive future di interscambio commerciale, le attività do promozione sociale e culturali. Personalmente mi sono sentito di dargli la mia disponibilità e mi sono riservato di fornirgli una data e la delegazione che parteciperà all’incontro. Prima della fine di questa convocazione magari facciamo il punto su chi può partecipare.

Ci è arrivata un’altra richiesta, inviata ai Capitani Reggenti, esaminata dall’ufficio di Presidenza che l’ha girata in Commissione. Il parlamento del Kazakistan vorrebbe istituire un gruppo di amicizia tra il parlamento kazako e quello della Repubblica di San Marino. Ci possiamo confrontare in commissione sulla volontà di tutti i gruppi rappresentati e prepariamo una risposta.

L’ultima comunicazione riguarda una richiesta arrivata in Segreteria istituzionale da parte di un signore residente ad Acquaviva, cittadino indiano con residenza a San Marino, che ha difficoltà a trovare lavoro nel nostro Paese ma, per motivi e vincoli legati alla residenza, anche fuori.

Sds Renzi, replica

A Margiotta, sulla questione targhe, fare qui polemica per gettare discredito su governo e maggioranza non è un giochino che fa servizio al paese. Diversamente è servizio al Paese dimostrare coesione totale in questa commissione nel rappresentare una situazione di difficoltà in cui ci siamo ritrovati, a causa dei famosi ‘danni collaterali’ definiti così dalla stessa controparte.

In quest’Aula qualche consigliere ha definito nostro ambasciatore a Roma come persona che sta con le mani in mano…prima di dire queste cose, bisogna quanto meno avere un po’ di esperienza e riuscire a capire e rispettare poi il lavoro che svolgono altre persone. Secondo voi, come si è giunti a fare in modo che l’Italia si sia accorta di questi danni collaterali? C’è stato un lavoro costante di sensibilizzazione su questa tematica, in concerto con alcune associazioni di categoria.

E’ stata proprio la Repubblica di San Marino a proporre l’accordo tra le parti per superare difficoltà. Oggi io dovrei dire ‘ I’Italia ascolta San Marino’, ma a me interessa risolvere i problemi. Certo che ci sono state miriadi di comunicazioni, formali e informali, tra omologhi a livello ministeriale, diplomatici e amministrativi. Se non ci fosse stato questo lavoro, oggi non ci sarebbe stata la dichiarazione del viceministro italiano e da parte italiana mai si sarebbe affrontata questa tematica. Mi sembra ingeneroso sentire dire che i rapporti con l’Italia sono ‘zero’.

Sull’Ue siamo al lavoro per organizzare una giornata intera di approfondimento sulla base dell’Odg approvato in Consiglio, per passare in rassegna l’intero acquis comunitario per affrontare le problematiche.

Sul memorandum con la Russia: di norma i memorandum non vengono pubblicati neppure sul sito della Segreteria agli Affari Esteri, ma non ho nessun problema a distribuirlo qui seduta stante e sarà consegnato senza problema. Non c’era niente da nascondere prima, nè oggi, né in futuro. Ma se lo avessi dato ai giornali prima della commissione esteri, sarei stato criticato.

Ultima questione, il carcere. Il pallino in mano l’ha la Segreteria per il Territorio, allo stato attuale siamo legati all’attuale struttura carceraria. Se la proprietà vuole regolare l’affitto in termini diversi, lo Stato non può che andare verso una trattativa per usufruire della struttura carceraria, e lo abbiamo fatto cercando di contenere i costi il più possibile.

Sulle multe, stiamo lavorando per la reciproca riscossione delle multe per semplificarne l’iter. Se un sammarinese prende una multa in Italia la deve pagare e viceversa: è il minimo principio di legalità e rispetto. Stiamo lavorando a proposte da sottoporre alla parte italiana e la parte italiana sta facendo altrettanto.

Comma 2. .Esame, ai sensi dell’art.1, ultimo comma, della Legge n.13/1979così come modificato dall’art.1 della Legge n.100/2012, dell’Accordo tra la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino per la gestione dei rifiuti urbani e speciali anche pericolosi destinati al recupero e allo smaltimento, in attuazione di accordi vigenti, firmato a San Marino il 12 giugno 2018.

Il segretario di Stato per il Territorio, Augusto Michelotti dà lettura del testo dell’accordo.

Francesco Mussoni, Pdcs

Sappiamo che investimenti in questo settore si possono fare, ma vogliamo aprire davvero il tema dell’autosufficenza nella gestione per lo smaltimento rifiuti e dell’uso di tecnologie più moderne, o questi accordi chiudono queste prosettive? Ci comportiamo come una realtà italiane. Fermo restando che è positivo stringere accordi bilaterali e di cogestione con l’Emilia Romagna, ma rispetto l’autosufficenza e una gestione nostra, cosa diciamo?

Pasquale Valentini, Pdcs

Sottolino la positività dell’accordo con le Regioni limitrofe, ma mi preoccupa il tipo di impegni presi. Penso che in ambito di Consiglio andrebbe fatto, se possibile, un riferimento sulla situazione conseguente l’accordo che parla di revisione del piano rifiuti, omogenietà di criteri etc….il tema rifiuti è per tutti molto importante, anche per San Marino e per tutto il mondo imprenditoriale che ha il problema di smaltimento rifiuti e abbiamo il dovere di offrire a tutte le imprese sammarinesi percorsi che non mettano in difficoltà.

Gian Matteo Zeppa, Rete

Leggendo l’accordo, noto che sui rifiuti speciali c’è un aumento quantitativo rispetto all’accordo precedente. Chiederei al Segretario referente di smentire o confermare.

Siccome la raccolta differenziata-porta a porta in tutti i Castelli non è ancora partita, forse la soglia del 70% di differenziata entro il 2020 sembra più un sogno pindarico. Chiedo quale sia l’attuale percentuale di raccolta differenziata. Chiedo al Segretario lo stato dell’arte del bando per la raccolta porta a porta a Borgo maggiore.
Sds Augusto Michelotti, replica

Per la gestione dei rifiuti, delega che riguarda l’Azienda dei servizi a cui compete la gestione del centro multiraccolta e del porta a porta, non è una mia delega, la mia delega è all’ambiente. Non gestisco io i centri multiraccolta. Ho delle deleghe, non ho la gestione dell’Azienda dei servizi, ma ho i rapporti con l’Azienda dei lavori pubblici, su questo può chiedere quello che vuole. So comunque che si sta lavorando all’Aass per completare il servizio porta a porta. Arrivare entro il 2020 al 70% di raccolta differenziata non è impossibile, basta volerlo. Mi risulta ad oggi siamo al 40% della raccolta differenziata, mi augurerei di arrivare al 70% nella maniera più veloce possibile, prima di dire ‘non ce la si può fare’, solo perché in passato la cosa non è stata gestita al meglio, volendo si fa tutto.

Quello che emerge dall’accordo: non possiamo essere autosufficienti in questo senso e lo capiscono tutti, l’accordo va fatto. Siamo un paese troppo piccolo per poterci permettere un termovalorizzatore. Se vogliamo fare questo impianto- cosa da cui mi dissocio, ma se qualcuno lo vuole per raggiungere l’autogestione- facciamolo pure, ma tutta una serie di rifiuti che non possono essere differenziati, dove l’andiamo a mettere in un Paese piccolo come i nostro? Dobbiamo avere centri raccolta limitati ed essere grati alla Regione Emilia Romagna che accoglie i nostri rifiuti, poi abbiamo rapporti per importi più piccoli con Lombardia e Marche.
Nell’accordo sono aumentati i dati non perché la nostra produzione di rifiuti indifferenziati sia aumentata, anzi è calata. Ma ho spiegato già in Aula che l’aumento d 3.500 e 8 mila tonnellate è dovuto a un fatto burocratico. Le nostre aziende hanno chiesto di fare in modo di evitare che ogni sei mesi debbano richiedere nuove autorizzazioni per l’esportazione, visto che con la soglia prevista delle 3.500 tonnellate i quantitativi sono limitati, con conseguenti macroscopiche perdite di tempo per tutti. A questo punto abbiamo deciso di aumentare i quantitativi con una domanda iniziale più ampia. E’ l’unica ragione. ad 8 mila tonnellate in realtà non si arriva mai. I riifuti urbani indifferenziati calano, aumentando la differenziata.
Il 70% di raccolta differenziata non è una chimera ma un obiettivo raggiugibile, ci mancano i tre Castelli più grandi che ci daranno i risultati maggiori.

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