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Champions, Roma vince 4 a 2 ma non basta: a Kiev va il Liverpool

Il 26 maggio la finale contro il Real Madrid

Pubblicato:03-05-2018 06:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:50

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ROMA – Impresa sfiorata ma non riuscita. I giallorossi all’Olimpico tentano il tutto per tutto, portando la squadra a una meritata vittoria finale per 4-2 contro il Liverpool, ma non basta. Colpa della pesante sconfitta dell’andata ad Anfield, finita 5-2 per la squadra di Klopp, di due rigori negati e di alcuni errori dei giallorossi nella partita di ritorno. Primo tra tutti quello di Nainggolan che al nono minuto lascia spazio a Manè, ed è 1 a zero per il Liverpool. Passano pochi minuti e la Roma pareggia grazie ad un’autorete di Milner. Torna la speranza per i giallorossi, i giochi sono aperti. Non passa molto però ed un altro errore, questa volta di Dzeko porta di nuovo i Reds in vantaggio, grazie a un goal di Winaldum, siamo al 25esimo. Nel secondo tempo la partita è tutta giallorossa con la squadra di Di Francesco che ci crede fino alla fine: al settimo minuto è Dzeko che porta a casa il pareggio, seguono due goal di Nainggolan: il primo, un bolide dalla lunga distanza al 41esimo, il secondo al 49esimo su rigore. E’ 4 a 2, alla Roma manca solo una rete per continuare a sognare, ma è troppo tardi. L’arbitro fischia e decreta la fine. Alla finale di Kiev del 26 maggio contro il Real Madrid ci sarà il Liverpool. Ai giallorossi l’applauso meritato dei tifosi.

Gli errori tecnici

A rendere ancora più amara l’eliminazione della Roma dalla Champions League ci sono due errori tecnici che avrebbero potuto ribaltare il risultato della partita. Il primo ad avvio di ripresa quando Dzeko in area di rigore viene messo giù da Karius. Il guardalinee segnala un fuorigioco dell’attaccante bosniaco che non sembrerebbe esserci, mentre c’è in maniera evidente  il fallo del portiere dei Reds, che non tocca minimamente la palla ma si fionda direttamente sulle gambe del giocatore della Roma. Il secondo errore dell’arbitro, ben più evidente, avviene a metà ripresa quando Alexander-Arnold devia nettamente con la mano un tiro in porta di El Shaarawy. Sarebbe stato rigore se l’arbitro se ne fosse accorto e forse il risultato finale della partita sarebbe stato un altro.

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