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Emiliano riceve a Milano la laurea honoris causa in Scienze Criminologiche

ilMILANO - Il Presidente della Regione Puglia, Michele

Pubblicato:03-05-2016 13:40
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:40

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emiliano (700 x 467)ilMILANO – Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha ricevuto ieri la Laurea Honoris Causa in Scienze criminologiche, investigative e della sicurezza dal rettore di Ludes HEI, Higher Education Institution. La cerimonia si è svolta a Milano, al Circolo della stampa, in occasione della firma dell’accordo di collaborazione fra l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari e la Ludes, che ha sedi a Malta e a Lugano. A firmarlo i rettori Antonio Uricchio e Antonello Martinez. Conferita la Laurea Honoris Causa anche al vicepresidente della Lombardia, Fabrizio Sala (Scienze della comunicazione sociale e istituzionale).
È un grande onore per me ricevere questo riconoscimento – ha detto Emiliano – Questo onore racconta anche un’idea del Mediterraneo che io mi sento di condividere: il Mediterraneo è il luogo attraverso il quale la civiltà si è evoluta, è cresciuta, ha trasformato la vita dell’uomo, ci ha emancipato, anche attraverso la conoscenza”.
“Tutto questo – ha aggiunto il presidente – si svolge a Milano, che è la seconda città della Puglia come spesso ripeto, che ha una grande vivacità economica, dove il sud si proietta con una facilità perché Milano è in grado di ricevere le nostre istanze, di elaborarle, di trasformarle in iniziativa economica e in benessere. Questa relazione tra la Puglia e la Lombardia rimane intatta, è molto forte e supera ogni tipo di distinzione ideologica nord-sud e di schieramento politico”.
Commentando il conferimento del titolo accademico, Emiliano ha detto che “è stata un’emozione molto grande anche perché inaspettata. Un evento importante della mia vita, che mi emoziona, mi onora, e mi auguro di essere sempre degno di questa attenzione che ho avuto dall’università di Lugano, è una cosa che non dimenticherò. “C’è un’anima comune – ha concluso – tra chi lotta per la giustizia indipendentemente dalla nazionalità per la quale lavora e credo che le università custodiscano quest’anima che ciascuno di noi vuole dedicare a un mondo più giusto, dove le regole prevalgano sui privilegi e sulle prepotenze”.

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