ROMA – L’aula della Camera ha approvato il Codice rosso contro la violenza domestica e di genere. I si’ sono stati 380, gli astenuti 92 (i deputati di Leu), nessun voto contrario. Il testo passa ora al Senato per la seconda lettura. Il ddl, voluto fortemente dai ministri della Giustizia e della Pubblica amministrazione Alfonso Bonafede e Giulia Bongiorno, introduce una corsia preferenziale per le denunce, rende le indagini piu’ rapide e obbliga i pm ad ascoltare le vittime entro tre giorni. In pratica si accelera lo svolgimento delle indagini per evitare che le lentezze nell’acquisizione e nella iscrizione di notizie di reato possano pregiudicare la tempestivita’ degli interventi contro i reati di maltrattamenti, violenza sessuale, stalking, e di lesioni aggravate se commessi in contesti familiari o nell’ambito di relazioni di convivenza. Tra le novita’, il nuovo reato che punisce con 14 anni di reclusione chi sfregia una donna. E il revenge porn, il carcere per chi diffonde per vendetta video o foto a sfondo sessuale senza il consenso del partner. Non e’ stata inserita invece la norma sulla castrazione chimica perche’ la Lega ieri ha ritirato il suo emendamento.
E’ festa tra le parlamentari a Montecitorio per l’approvazione, sebbene in prima lettura, del ddl contro la violenza domestica e di genere. In Transatlantico gli uomini di Forza Italia distribuiscono rose rosse alle colleghe. In giardino si ritrovano le donne del gruppo della Lega, chiamate a raccolta dalla ministra Giulia Bongiorno. A scattare la foto di rito un deputato del gruppo. (nel video fatto pervenire alla Dire da un parlamentare).
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