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Senato, M5s vuole presidenza commissione speciale: in pole Barbara Lezzi

La Commissione speciale per gli atti del governo si insedierà domani a Palazzo Madama

Pubblicato:03-04-2018 11:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:42

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ROMA – Il Movimento Cinque Stelle rivendica la presidenza della Commissione speciale per gli atti del governo che domani si insedia a Palazzo Madama e che si occuperà in primis del Documento di economia e finanza (Def). A chiederlo è il capogruppo Danilo Toninelli, interpellato alla Camera. “E’ una commissione molto importante. Al Senato spetta a noi per iniziare a ragionare di politica economica seria nel rispetto del voto popolare”, dice Toninelli. L’ipotesi più accreditata per la presidenza, a quanto apprende la Dire, è quella di Barbara Lezzi, già vicepresidente della commissione Bilancio uscente. La prassi vuole infatti che a guidare i lavori dell’organismo sia il presidente della commissione Bilancio uscente. Ma al Senato Giorgio Tonini del Pd non è stato eletto. La scelta dovrebbe ricadere dunque tra i vicepresidenti. La Lezzi è l’unica rieletta a Palazzo Madama, anche se è stata vicepresidente della Bilancio solo fino al 20 gennaio 2016. Uno degli altri vicepresidenti della Bilancio, il forzista Andrea Mandelli, il 4 marzo e’ stato eletto sì, ma alla Camera dei Deputati. La Lezzi sembrerebbe dunque una scelta obbligata. Ancor più perchè le ragioni politiche finiscono per prevalere sulla prassi, visto che i Cinque Stelle intendono far contare il ruolo di co-vincitori delle elezioni.

Per lo stesso motivo nell’altro ramo del Parlamento, a Montecitorio, l’insediamento della Commissione speciale potrebbe incontrare qualche difficoltà. La Camera oggi dovrà integrare l’ufficio di presidenza con l’elezione dell’ultimo dei segretari d’aula, indicato da Leu. Quindi la conferenza dei capigruppo procederà a insediare la Commissione speciale, che sara’ composta su indicazione dei gruppi e proporzionalmente alla consistenza numerica. Per prassi il favorito dovrebbe essere il dem Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio uscente. Ma la presa di posizione del M5s al Senato, insieme all’affermazione del centrodestra alle urne e al fatto che la commissione dovrà interloquire con un governo di centrosinistra, potrebbe far valere una legge di compensazione che finirebbe per penalizzare il Pd e favorire il centrodestra.

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