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SpaceX porterà i turisti sulla Luna, primo viaggio nel 2018

Due privati cittadini, che hanno già pagato un lauto anticipo, partiranno a bordo di una capsula Dragon 2, lanciati nello Spazio dal Falcon Heavy di SpaceX

Pubblicato:03-03-2017 17:05
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:58

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Una gita sulla Luna: è l’avventura che vivranno nel 2018 due privati cittadini, cui spetterà l’onore di essere i primi turisti spaziali della Storia. A portarli sul nostro satellite in questo inconsueto tour oltre atmosfera sarà il magnate Elon Musk. Fondatore di SpaceX, compagnia privata che ha lo scopo di ridurre i costi di accesso allo Spazio e portare l’uomo su Marte, Musk ha annunciato che i due prescelti, di cui non sono state rese note le generalità, hanno già pagato un lauto anticipo per assicurarsi il diritto di volare sulla Luna.

“Come gli astronauti delle missioni ‘Apollo’ che li hanno preceduti, queste persone viaggeranno nello Spazio portando speranze e sogni di tutta l’umanità, spinti dall’universale spirito umano dell’esplorazione”, si legge sul sito di SpaceX.


La tabella di marcia è serrata. Alla fine di quest’anno inizieranno gli allenamenti per il viaggio spaziale, subito dopo i test per verificare la buona salute dei due candidati turisti. Già, perché andare sulla Luna non è per tutti. E non è solo per ragioni economiche. Si stima che il viaggio costi circa 100 milioni di dollari, ma i soldi potrebbero non bastare per vivere quest’esperienza unica. E’ infatti necessario essere in condizioni di buona salute generale: nessun problema cardiocircolatorio, valori della pressione nella norma, nessun problema all’apparato respiratorio e, soprattutto nervi saldi. Quest’ultimo aspetto esclude anche le persone che soffrono di depressione e chi ha tentato il suicidio. Ancora non basta. Per essere turisti spaziali ideali bisogna anche sapersi adattare, non solo alle condizioni estreme di un viaggio oltre atmosfera. Bisogna dimostrare grande flessibilità mentale, capacità di risolvere problemi e buona attitudine nel dividere spazi, anche molto ristretti o scomodi, con dei perfetti sconosciuti. Sono tutti aspetti che verranno verificati con cura da SpaceX prima di autorizzare il viaggio.


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Sul fronte tecnico, invece, Musk detta una cronologia netta. I test del razzo Falcon Heavy si terranno quest’estate. Se avranno esito positivo, diventerà il mezzo più potente dopo il razzo ‘lunare’ Saturno V. Alla fine del 2017, invece, come parte del Commercial Crew Program della Nasa, la capsula Dragon 2 raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale. La prima volta ciò accadrà senza equipaggio, si tratterà di un viaggio dimostrativo. Per metà 2018 è attesa la missione con astronauti a bordo, con l’idea di pianificare per il futuro quattro missioni private all’anno, di cui tre solo cargo e una con equipaggio.

Una volta che le operazioni della Dragon 2 saranno iniziate per conto della Nasa, SpaceX lancerà la missione per circumnavigare la Luna e tornare sulla Terra. Quella con a bordo i primi due turisti spaziali. Il decollo del razzo Falcon Heavy è previsto dallo storico Kennedy Space Center di Cape Canaveral, quello da cui sono partite le missioni Apollo. Dopodiché la navicella Dragon 2 sarà rilasciata per circumnavigare la Luna e sarà ri-attirata verso Terra grazie all’attrazione gravitazionale che il nostro pianeta esercita. Durata totale del viaggio verso la Luna e ritorno, una settimana. I chilometri percorsi tra le stelle saranno circa mezzo milione.

Sono passati 115 anni da quando Georges Méliès girò uno dei capolavori del cinema degli esordi, ‘Voyage dans la lune’. Era un film fantascientifico, che raccontava la straordinaria avventura di un gruppo di astronomi sparati con una navicella a forma di proiettile contro il nostro satellite, fino a conficcarsi nell’immaginario occhio della Luna in una delle immagini più celebri della storia del cinema. Quello che sembrava il mirabile prodotto della fantasia, poco più di un secolo dopo si appresta a diventare quasi realtà. Certo, non ci sarà l’atterraggio e l’incontro con i misteriosi alieni seleniti, ma il viaggio andata e ritorno è assicurato. Non sarà l’unico, a guardare ai programmi delle agenzie spaziali di tutto il mondo. Se gli equipaggi esperti, quelli composti da astronauti, potranno arrivare su Marte a partire dagli anni Trenta di questo secolo, saranno tanti anche i semplici cittadini che voleranno attraverso gli astri.

Basti pensare all’accordo firmato tra la società italiana Altec, partecipata da Thales Alenia Space e Agenzia Spaziale Italiana, e la compagnia privata Virgin Galactic per fare ricerca sui voli suborbitali dei primi spazioplani turistici. E’ il nuovo corso della ‘space economy’, quello che porterà un numero sempre maggiore di persone comuni ad accedere allo Spazio.

Intanto l’esplorazione spaziale si spinge sempre più lontano. Dopo l’annuncio della Nasa della scoperta di sette pianeti simili alla Terra intorno a una stella, con cui formano il sistema ribattezzato Trappist-1, l’obiettivo è ora capire se esistano le condizioni di abitabilità. Potrebbero esserci su tre dei sette pianeti.

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Va accertato se esistano le firme della vita, come l’ossigeno, il metano o l’anidride carbonica. Ma come fare? Per raggiungere Trappist-1, che si trova a 39 anni luce da noi, impiegheremmo un milione di anni. La suggestione, spiega il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, potrebbe essere quella di inviare dei piccoli dispositivi dotati di un sistema ottico in questi mondi lontani. Un’ipotesi è già allo studio per raggiungere Alfa Centauri. “Non è impossibile-dice-, ci si può ragionare”.

Certo, bisogna fare un bel salto di immaginazione. Ma è così che sono iniziate le imprese che hanno lasciato il segno.

di Antonella Salini, giornalista professionista

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