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Sanità, Zaia: “Regioni speciali egoiste, così a rischio fondo”

VENEZIA - No all'"egosimo" delle Regioni a statuto speciale che mette a rischio il riparto concordato del fondo

Pubblicato:03-03-2016 17:23
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:05

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VENEZIA – No all'”egosimo” delle Regioni a statuto speciale che mette a rischio il riparto concordato del fondo sanitario nazionale. L’affondo è del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che critica pesantemente “il rinvio dell’approvazione dell’intesa e accordo tra governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sui tagli alla finanza pubblica”. Uno stallo che appunto “mette a rischio il riparto del Fondo sanitario nazionale“.

LONGARONE-ZAIA-MARONI (2)Zaia spiega che la Legge di stabilità stabilisce che le Regioni con autonomia speciale abbiano tempo fino al 15 marzo 2016 per stipulare intese con il governo finalizzate al risanamento della finanza pubblica. Nel caso in cui le intese non si trovino il governo procederà automaticamente a effettuare tagli che potranno interessare anche il Fondo sanitario nazionale. Ma Trentino, Alto Adige e le Province autonome di Trento e Bolzano hanno accordi specifici con il governo e non dovranno concorrere al taglio del fondo sanitario nazionale. Dato che le altre Regioni a statuto speciale hanno già fatto ricorso alla Corte costituzionale sulla legge di stabilità 2016-2018, il taglio finirebbe per gravare solo sulle Regioni a statuto ordinario. “È un atteggiamento egoistico e ingiustificato, soprattutto da parte di chi può contare su entrate speciali che le Regioni a statuto ordinario nemmeno si sognano”, conclude Zaia, che chiede che venga urgentemente convocata una seduta straordinaria della Conferenza dei presidenti delle Regioni.

di Fabrizio Tommasini, giornalista


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