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Gentiloni: “Rispetteremo le regole senza manovre depressive, su migranti da Ue risorse aggiuntive”

ROMA - "L'Italia ha deciso di rispettare le

Pubblicato:03-02-2017 15:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:52

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ROMA – “L’Italia ha deciso di rispettare le regole europee anche in questa congiuntura e lo fara’ in un modo, con tempi e strumenti che siano tali da non provocare effetti depressivi sulla nostra economia“. Cosi’ il premier Paolo Gentiloni a La Valletta, Malta, al termine della prima sessione del vertice informale Ue, a proposito delle richieste dell’Unione sull’equilibrio dei conti pubblici italiani.

Se l’Italia sembra quindi aver deciso di cedere alle richieste di una correzione dei conti pubblici da parte di Bruxelles, il premier Gentiloni incassa quella che sembra un’importante vittoria sulla questione dei migranti. “L’Italia- ha aggiunto il premier- lavorerà e investirà ma è molto importante che lavori e investa anche l’Ue. Lo farà anche con risorse aggiuntive di cui hanno parlato esplicitamente Juncker e Mogherini“.


E’ andata “bene”, ha proseguito Gentiloni spiegando che ci si muove “nell’ambito di una strada che dobbiamo portare avanti con la consapevolezza, che qui ho condiviso coi colleghi del consiglio europeo, del fatto che questo non esclude anzi implica la continuazione, e se possibile la moltiplicazione, degli sforzi da parte del governo guidato da Fayez al-Sarraj“. Per il presidente del consiglio “va” in ogni caso “riconosciuto che il governo libico ha fatto una mossa coraggiosa”.

Ma l’Italia corre il rischio di trovarsi in procedura di infrazione quando, il 25 marzo, celebrerà a Roma i 60 anni dei trattati europei? “No, non ci sono elementi che vanno in questa direzione, e comunque siamo circondati da Paesi in infrazione e non mi sembrano imbarazzatissimi…”. Risponde il presidente del Consiglio in conferenza stampa a chi gli chiede se tema un’infrazione in arrivo. “Non credo che l’Italia corra questo rischio“, spiega Gentiloni, “noi rispettiamo le regole ma non lo faremo in modo da adottare misure nocive alla crescita che va accompagnata”, ribadisce.

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