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Pirellone, Cattaneo: “Non siamo depandance Giunta, nè la censuriamo”

MILANO - "Io credo che sia giusto che il Consiglio rivendichi la propria autonomia, non è una dependance

Pubblicato:03-02-2016 12:36
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:53

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MILANO – “Io credo che sia giusto che il Consiglio rivendichi la propria autonomia, non è una dependance della Giunta, e, al tempo stesso, però, credo sia profondamente sbagliato leggere il voto di ieri come una censura che non c’è stata all’iniziativa della Giunta di scrivere ‘Family Day’ sul Pirellone”. Queste le parole del presidente del Consiglio lombardo Raffaele Cattaneo, in merito alle mozioni presentate ieri da M5S e Patto Civico- la prima approvata dal Consiglio- sulla vicenda relativa all’ormai famosa vicenda sul Pirellone.

pirellone family day

“Le istituzioni sono di tutti, per definizione. Poi, svolgono la propria attività sulla base del principio fondamentale della democrazia che è la volontà della maggioranza. Usare l’idea che le istituzioni sono di tutti, per impedire alcune iniziative mentre, invece, le stesse istituzioni vanno bene quando fanno iniziative di parte, se vanno nella direzione opposta, è una volgare strumentalizzazione politica”, dice ancora Cattaneo. “Mi sembra che su questa mozione ci sia la volontà di una lettura strumentale”. Intanto, ieri, il Consiglio regionale ha votato una mozione che ribadisce il principio dell’autonomia del Consiglio regionale. “La mozione proposta dal M5S non fa nessun riferimento alle scritte sul palazzo”, spiega Cattaneo. “L’altra mozione, invece, che faceva riferimento esplicito alle scritte sul palazzo, proposta da Patto Civico, è stata ritirata dalle stesse minoranze. Qualcuno si è affrettato a leggere l’approvazione della prima mozione come una censura all’iniziativa della Giunta di scrivere ‘Family Day’ sul facciata del Pirellone. C’è una forzatura strumentale in tutto questo”.
“O la richiesta di neutralità e imparzialità vale per tutti e vale sempre- conclude Cattaneo- oppure, certamente, non ci può essere una doppia morale per cui vale solo quando le posizioni sono a favore di una certa parte e non di un’altra”.


di Nicola Mente, giornalista

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