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Croce Rossa di Roma: “Le casette di via Ramazzini non sono la soluzione all’emergenza abitativa”

'La casetta deve essere concepita solamente come una situazione per un periodo breve e limitato nel tempo per una situazione emergenziale', spiega la presidente della Croce Rossa di Roma Debora Diodati

Pubblicato:02-12-2017 11:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:57

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ROMA –  Dopo le polemiche scaturite per la partecipazione della Croce Rossa al bando del Comune di Roma volto a reperire 100 posti di accoglienza per le persone che vengono sgomberate dagli stabili occupati della Capitale, l’Agenzia Dire ha intervistato la presidente della Croce Rossa di Roma Debora Diodati.


La Croce Rossa di Roma ha risposto al bando, infatti,  proponendo come sede di accoglienza le casette del ‘villaggio della solidarietà’ in fase di ultimazione nella sede di via Ramazzini, ma “sicuramente- spiega Diodati- le casette non sono e non devono essere un’alternativa alla soluzione dell’emergenza abitativa. La casetta deve essere concepita solamente come una situazione per un periodo breve e limitato nel tempo per una situazione emergenziale. Anche perché il bando non è stato ancora assegnato”.

“Quello che noi come Croce Rossa di Roma vogliamo dire è che sicuramente noi dobbiamo avere certezza che in questo bando si tenga ben presente che non può essere considerata una soluzione per un lungo periodo, quindi noi saremmo disposti ad accogliere le persone solo se avremo garanzie per un periodo limitato nel tempo quindi solamente legato ad una situazione di emergenza”, conclude Diodati.



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