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Lorenzin: “Lo scopo dell’appropriatezza non è la caccia al medico”

Si lavora con i medici, "senza dimenticare che a monte c'è un problema di 13 miliardi di sprechi nel sistema sanitario"

Pubblicato:02-10-2015 13:57
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:35

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ROMA – “Se uno è un avvocato, sa che affinché un medico possa essere sanzionato deve aver commesso un crimine, un abuso talmente grave dove già oggi intervengono i Nas o la Guardia di Finanza: lo scopo del provvedimento non è quindi punitivo, non è andare a caccia del medico, ma cominciare a indicare una rotta dal punto di vista della appropriatezza, dando strumenti in questa direzione”. Così Beatrice Lorenzin, ministra della Salute, in audizione alla XII Commissione Igiene e Sanità del Senato. “Ho fatto richiesta alle Regioni di fare una conferenza Stato-Regioni- ha proseguito- in cui, sentiti prima i medici, stabilire la modalità di applicazione di questo regolamento, condivise da tutti e uguali in tutta Italia, in modo che non ci sia disparità di trattamento o di non possibilità di avere un codice unico di trattamento. Le Regioni hanno detto di sì, quindi nel momento in ci verrà data loro la tabella con gli indicatori, faranno questo passaggio prima di fare l’intesa”. Poiché lo scopo, ha aggiunto ancora la ministra, non è fare “uno schema rigido che fa multe, ma lavorare sull’appropriatezza nel concreto, lavoriamo insieme con i medici per fare in modo che questa cosa abbia un meccanismo non tortuoso ma condiviso. Senza dimenticare- ha concluso Lorenzin- che a monte c’è un problema di 13 miliardi di sprechi nel sistema sanitario”.

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