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Cpl Concordia sospende i dipendenti dopo i sequestri a Bari

Sequestri da 16 milioni di euro che hanno colpito la cooperativa per una contestata truffa nel fotovoltaico

Pubblicato:02-10-2015 10:00
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:35

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MODENA – Il Cda di Cpl Concordia prende le distanze dai nuovi sequestri da 16 milioni di euro che hanno colpito la cooperativa per una contestata truffa nel fotovoltaico in provincia di Bari. Otto impianti fotovoltaici sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Monopoli, che ha notificato 14 informazioni di garanzia, emessi dal Gip di Modena su richiesta della Procura, ad altrettanti progettisti e rappresentanti legali di società del settore dell’energia solare. Il tutto nell’ambito di un’indagine in cui si ipotizzano i reati di associazione a delinquere, falsità ideologica in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Le strutture in questione, benché formalmente riconducibili a soggetti economici diversi, secondo gli inquirenti erano infatti riferibili alla società Cpl. Oltre agli impianti, sono stati sequestrati anche diversi conti correnti per un totale di 16 milioni di euro. Cpl Concordia, nel ribadire “il massimo rispetto e la piena fiducia” nell’attività della magistratura modenese, si dichiara “del tutto estranea ai fatti oggetto di addebito” e ha conferito agli avvocati Filippo Sgubbi e Carlo Enrico Paliero l’incarico di “difendere e tutelare in ogni sede le ragioni della cooperativa”. Il Cda della coop modenese ha deciso, in via cautelativa, di “sospendere con effetto immediato i dipendenti coinvolti dall’indagine”, dopo aver preso atto delle contestazioni loro mosse.

Cpl Concordia

Coinvolta nelle indagini sulle tangenti per la metanizzazione di Ischia da mesi, per Cpl il prefetto di Modena Michele di Bari ha disposto l’11 settembre scorso la gestione straordinaria della società “Marigliano Gas srl”, a sua volta con sede a Concordia sulla Secchia, destinataria di un’interdittiva antimafia il 3 settembre. Dopo la concessione da parte del ministero del Lavoro degli ammortizzatori sociali a inizio settembre, l’attuale Cda della coop aveva auspicato la riammissione in white list il prima possibile.


di Luca Donigaglia

Giornalista professionista

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