NEWS:

Economia, Bevilacqua: “Da Fitch nessun attacco a Governo, anzi apertura credito”

Per il giurista ed esperto economico dall'agenzia di rating Fitch non è arrivato un giudizio negativo

Pubblicato:02-09-2018 16:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:30
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Una valutazione, quella fatta da Fitch, che ritrova agganci molto solidi nella realtà fattuale del nostro Paese, caratterizzato da fondamentali solidi ma con un debito monstre che nei fatti nessuno dei passati governi è riuscito ad arginare con misure ‘convenzionali’ di contenimento della spesa”. Lo dice Nunzio Bevilacqua, giurista d’impresa ed esperto economico internazionale.

Prosegue Bevilacqua: “A maggior ragione oggi dove, se da una parte il punto fermo è l’aumento del fabbisogno per finanziare riforme ad alto costo, una direzione economica, in termini di attuabilità concreta, non può dirsi ancora intrapresa e la ‘fusione a freddo’ tra due visioni economiche endogovernative, che ai mercati internazionali appaiono divergenti se non addirittura contrastanti, crea un’attesa per quella che tutti si augurano essere un’inedita ‘ricetta d’eccezione a conferma della regola’“.

“Fitch aspetta una prova dei fatti”

Per l’esperto “non c’è nessun attacco, anzi un’apertura di credito, di cui il Governo dovrà far tesoro poiché temporalmente limitata e condizionata da una prova dei fatti che metta al centro dell’operato una difficile sintesi tra sviluppo, sostenibilità finanziaria, ambizioni di medio-lungo periodo e, benché politicamente costoso, correggendo parte delle promesse elettorali forse troppo ambiziose”. Le considerazioni fatte sul contesto Italia “non possono essere definite come un’intrusione nella politica economica interna ma più correttamente gli elementi di motivazione su cui, si concordi o meno, poggia un giudizio (benché soggettivo ad effetti oggettivamente rilevanti per il mercato) altrimenti da considerarsi assolutamente disancorato dalla realtà”, dice Bevilacqua.


E riguardo alle prossime misure economiche conclude: “Staremo a vedere, il banco di prova ci sarà tra qualche settimana e tutte le persone di buon senso si dovrebbero augurare che quei fatti, con cui il ministro Tria ritiene di poter rispondere ai mercati internazionali, si determinino in concreto”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it