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Strage Bologna, Fdi: “Matrice nera per ragioni di stato, giudici sempre condizionati”, aula insorge

L'intervento della deputata di Fdi oggi alla Camera sul 2 agosto 1980

Pubblicato:02-08-2018 09:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:26
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ROMA – La verità non si “è ancora affermata. I veri colpevoli non sono stati ancora condannati. Bisognerebbe avere il coraggio di dire che i giudici a Bologna sono sempre stati prigionieri di logiche ideologiche-giudiziarie con lo scopo non di ricercare la verità ma di riuscire, a tutti i costi, ad arrivare alla conclusione che la matrice fosse nera per ragione di stato”. Sono le parole delle deputata di Fdi Paola Frassinetti, che hanno provocato la protesta forte di una parte dell’aula della Camera.

“Bisognerebbe avere lo stesso coraggio del presidente Cossiga– prosegue- quando nel 1991 ebbe l’onestà di ammettere che si era sbagliato e che la strage non era addebitabile ad ambienti di estrema destra chiedendo anche scusa. Anche il nuovo processo iniziato a Bologna in corte di Assise a marzo è un’altra occasione perduta. Invece di approfondire la pista che porta a verificare l’ipotesi dell’esistenza di una ritorsione del terrorismo palestinese…”.

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