di Andrea Sangermano e Maurizio Papa, giornalisti professionisti
BOLOGNA – Si consuma lo strappo tra i familiari delle vittime del 2 agosto e il Governo. L’associazione ha deciso di uscire dall’aula del Consiglio comunale di Bologna, dove è in corso la cerimonia in ricordo della strage alla stazione, nel momento in cui prende la parola il ministro Gianluca Galletti.
“Con tutto il rispetto per Galletti, con cui ho sempre avuto un buonissimo rapporto- ci tiene a precisare il presidente dell’associazione delle vittime, Paolo Bolognesi– abbiamo deciso di dimostrare il nostro gradimento per il Governo uscendo dall’aula. Speriamo solo che, se il ministro farà delle promesse, poi le possa anche mantenere”.
Anche quest’anno, in occasione dell’anniversario della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, “c’è un imbarazzo tra di noi. Ci sono impegni che sono stati assunti e che si fa fatica ad adempiere compiutamente“. Lo dichiara il sindaco Virginio Merola dall’aula del Consiglio comunale, alla presenza del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che quest’anno rappresenta il Governo. L’aula di Palazzo D’Accursio, come di consueto, è affollata di familiari delle vittime con la tradizionale gerbera bianca. L’incontro in aula consiliare segue quello in Sala Rossa con i parenti delle vittime.
“E’ importante che ci vediamo anche in Consiglio comunale” alla presenza degli eletti di Palazzo D’Accursio e degli altri rappresentanti istituzionali, sottolinea Merola, nella giornata in cui il gruppo M5s ha deciso di disertare l’aula in polemica con il Governo. “Insieme cerchiamo di ritrovare ancora una volta le ragioni per intenderci, affrontare i problemi, andare avanti e non dimenticare in modo autentico, ovvero facendo dei fatti”, continua il primo cittadino. “E’ importante che siamo di nuovo qui e continueremo ad esserci fin quando queste questioni non saranno affrontate e non si sarà trovata la strada per risolverle”, rimarca il sindaco, sottolineando che “quanto facciamo oggi nella giornata del 2 agosto è molto importante per la democrazia nel nostro Paese”.
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