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A Torre del Greco voti comprati a venti euro

Implicati anche due consiglieri comunali: uno ha fatto assumere cinque persone, un altro ha 'avvertito' chi comprava voti della presenza delle forze dell'ordine

Pubblicato:02-04-2019 09:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:18
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NAPOLI – Sono 14 gli indagati dai carabinieri di Torre del Greco, in provincia di Napoli, per reati di associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio elettorale, attentati contro i diritti politici del cittadino, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio, favoreggiamento, detenzione illegale di armi da fuoco comuni e da guerra. I reati ipotizzati, contestati dal gip di Torre Annunziata, si riferiscono alle elezioni amministrative che si sono tenute a Torre del Greco nel 2018.

Nel corso della tornata elettorale i voti sarebbero stati comprati dal gruppo criminale in cambio di soldi, tra i 20 e i 35 euro, generi alimentari e promesse di posti di lavoro.

Uno dei candidati, eletto poi consigliere comunale, avrebbe fatto assumere a tempo determinato 5 persone in una ditta che gestisce l’appalto della nettezza urbana. Un altro consigliere, eletto sempre nel 2018, è accusato, invece, di favoreggiamento e rivelazione di segreto di ufficio per aver rivelato di un controllo delle forze dell’ordine ai danni di alcuni soggetti che, proprio davanti ad un seggio, compravano voti.


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