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Elezioni, un prof ai suoi ‘ragazzi’: “Siate esigenti e generosi, ricordate che siete speranza”

La lettera di un professore di matematica e fisica ai suoi studenti. Per "quando voterete in futuro"

Pubblicato:02-03-2018 17:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:33

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BOLOGNA – Insegna matematica e fisica in un liceo scientifico di Udine e ha deciso di scrivere una lettera ai suoi studenti “sulle elezioni del 4 marzo“. Una lettera molto lunga, occupata per la maggior parte della lunghezza da equazioni matematiche e formule algebriche. Ma che alla fine ha un p.s., post scriptum. Un ‘testamento’ morale, una consegna, che questo professore di 48 anni vuole affidare ai suoi ragazzi, nessuno dei quali quest’anno andrà a votare, in verità. E’ un suggerimento per il futuro. Uno sguardo che si allunga in prospettiva. Una dichiarazione di grande affetto per i suoi studenti e per i giovani in generale.

Lui si chiama Riccardo Giannitrapani e i toni della sua lettera fanno venire in mente L’attimo fuggente. La lettera, che lui rilancia sul suo blog ‘Matematichevole‘ (in cui parla dell’insegnamento in forma di lettere indirizzate a studenti) si intitola “Lettera ai miei studenti ed alle mie studentesse sul voto del 4 marzo” e quel titolo, dice lui, è “un sotterfugio” per attirare la loro attenzione. Un inganno per parlare, in realtà, “di matematica”.

E infatti il testo parte tuffandosi in formule ed equazioni, chiama in causa “matrici”, “coefficienti” e pure il “determinante”. Racconta agli alunni la “regola di Cramer“, su cui dovranno esercitarsi il weekend. Ma alla fine il post scriptum.


Eccolo:

“Nessuno di voi vota quest’anno. Ma visto il titolo della lettera vi lascio solo un suggerimento per quando avrete modo di esercitare la vostra cittadinanza attiva in futuro (è solo il suggerimento di una persona più vecchia di voi, non ha alcun valore apodittico, credetemi): abbiate sempre come faro, anche nell’occasione del voto, la vostra razionalità, intesa qui non in termini spregiativi di “freddezza”, come qualcuno vorrebbe ridurla, ma come quel delicato equilibrio tra curiosità, ricerca del vero e ragionamento, strumenti necessari per guidare il vostro (e nostro) senso civico. Ricordate sempre che fate parte di una comunità di pari, abbiate a cuore non gli interessi particolari, ma il più ampio benessere di tutti. Siate esigenti e generosi al tempo stesso, accogliete, ascoltate, valutate, poi scegliete, mai per sentito dire o per dovere di uniformità, ma per quel profondo senso di equità che ognuno di voi coltiva. Ricordate inoltre che voi siete speranza, che nei momenti più bui del mio sconforto nell’osservare il mondo io vi guardo (lo sapete, lo faccio spesso) e mi piace quel che vedo. Idealmente affiderò i miei figli alla vostra generazione ed in tutta sincerità quel che vedo ogni mattina mi rasserena un po’. Siete spesso la causa dei miei sorrisi, non dimenticate mai questo ruolo”.

Nel blog ‘Matematichevole’, Riccardo Giannitrapani si presenta così:

“Sono nato, come molti. A Milano, d’inverno. Poi ho fatto altro, non molto ad essere sinceri. Ad un certo punto mi sono laureato ed ho anche preso un dottorato, guardando il mondo con occhi diversi. Di versi, poetici o animali, è fatto il resto della mia vita. Ho un figlio che è un orizzonte aperto ed una figlia che si estende all’infinito. Studio e leggo molto, parlo meno, ascolto poco. La Matematica e la Fisica sono troppo distanti per essere insegnate, quindi mi limito a parlarne quando ne ho l’occasione. I miei studenti sono dei santi”.

Ha anche un altro blog che si intitola “Il prof bicromatico“.

Qui l’intera lettera agli studenti sulle elezioni del 4 marzo

 

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