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Sos Partita Iva: “No agli 80 euro di Renzi, sono elemosina”

"In questa proposta è contenuta in pieno la concezione illiberale della sinistra e una linea economica e culturale anti-impresa"

Pubblicato:02-02-2018 11:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:25
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ROMA – “Abbiamo sentito Renzi che vuole dare gli 80 euro anche alle partite Iva con reddito lordo sotto i 30.000 euro per equiparare i lavoratori dipendenti agli autonomi. In questa proposta è contenuta in pieno la concezione illiberale della sinistra e una linea economica e culturale anti-impresa”. Così Andrea Bernaudo, presidente di Sos partita Iva, sulla pagina facebook del movimento dopo che il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha promesso che darà gli 80 euro anche alle partite Iva con basso fatturato.

“Le partite Iva, in genere i lavoratori autonomi, le micro e piccole aziende per loro natura non sono equiparabili ai lavoratori dipendenti e non vogliono esserlo- spiega Bernaudo- Per questa vasta area di contribuenti, che rischiano, che producono Pil e che aumentano i posti di lavoro, senza nessuna garanzia dalla stato, va stabilita una fiscalità ad hoc, indipendentemente dal fatturato. Non servono né elemosine, né tentativi di equiparazione che, anziché stimolare a fatturare di più, generano l’effetto opposto. Chi ha una partita Iva deve puntare ad aumentare il fatturato e per questo dovrebbe essere premiato e non punito come avviene in Italia. Per ottenere questo risultato serve una tassa su tutte le attività produttive al 15%, seguendo l’esempio della ‘corporate tax’ presente in Usa, Uk, Irlanda ecc.ecc. Questa è la nostra proposta che si differenzia anche se più vicina alla flat tax generalizzata promessa dal centrodestra da 25 anni e mai realizzata”.

L’elemosina di Stato– conclude Bernaudo- che serve ad equiparare ciò che non è per sua natura equiparabile, la respingiamo al mittente”.


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