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Remaschi: “Ungulati sono 4 volte la media nazionale, istituti terzi conteranno quanti da abbattere”

FIRENZE - "Non è un problema di un numero preciso, abbiamo interesse che in Toscana venga riequilibrato questo

Pubblicato:02-02-2016 18:18
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:53

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FIRENZE – “Non è un problema di un numero preciso, abbiamo interesse che in Toscana venga riequilibrato questo numero di ungulati, la presenza che a oggi è stimata in circa 4 volte di quella che è la media nazionale. Faremo un monitoraggio annualmente, non lo faranno né la Regione né i cacciatori e nemmeno i coltivatori, lo faranno istituti terzi (Ispra e Cirsemaf) e ci esporranno dati che dovremo valutare attentamente. La legge è una legge obiettivo, ha una durata di tre anni e potrà essere interrotto prima l’iter di questa legge, nel caso in cui dovessimo raggiungere questo obiettivo prima del tempo stimato”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Remaschi parlando coi giornalisti poco prima dell’inizio della seduta odierna dell’assemblea toscana che discuterà la legge per il contenimento degli ungulati.

ungulati

L’assessore ha risposto a chi gli chiedeva se esiste un numero preciso di cinghiali, caprioli e daini da abbattere. Quello che ha preceduto l’approdo in Consiglio regionale, ha aggiunto, “è stato un dibattito molto acceso, molte sono state le riflessioni e le valutazioni, ma è innegabile a tutti che i numeri parlano chiaro: c’è un’emergenza per quello che riguarda i danni all’agricoltura toscana, fatta di eccellenze e di un territorio fragile e c’è un esponenziale aumento degli incidenti stradali. Sono numeri ufficiali dell’osservatorio regionale che non sono contestabili. Peraltro si può solo contestare che questi numeri sono in difetto rispetto ai reali danni e ai reali incidenti”.


di Carlandrea Poli, giornalista

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