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Sindaco Orlando ‘stoppa’ dl sicurezza: “Non violerò diritti umani”. Salvini: “Allora niente risorse”

PALERMO - "Non posso essere complice di una violazione palese di diritti umani". È per questo motivo, spiega il sindaco

Pubblicato:02-01-2019 13:26
Ultimo aggiornamento:02-01-2019 13:26
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PALERMO – “Non posso essere complice di una violazione palese di diritti umani“. È per questo motivo, spiega il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha dato ordine di sospendere il decreto sicurezza a Palermo e oggi in una conferenza stampa ha spiegato ai giornalisti i motivi che lo hanno spinto a farlo.

“Ho dato disposizione formale agli uffici comunali di sospendere l’applicazione di questo decreto in attesa di approfondimenti perchè non posso essere complice di una violazione palese di diritti umani, quelli previsti dalla Costituzione, come il diritto all’istruzione a alla salute nei confronti di persone che ad oggi sono legalmente presenti sul territorio nazionale”.


“Un decreto disumano e criminogeno”

“In un quadro di riferimento che alimenta, con il contributo di questo governo, l’odio contro i diversi il decreto 132 del 2018 costituisce un esempio di provvedimento disumano e criminogeno“. 

“Si tratta di un provvedimento disumano perchè, eliminando la protezione umanitaria, toglie ogni residuo di comprensione nei confronti del dramma dei migranti – ha spiegato Orlando – ma anche criminogeno perchè trasforma in ‘illegale’ la posizione ‘legale’ di chi ha regolarmente un permesso di soggiorno. Un permesso che viene ottenuto per ragioni umanitarie e che alla scadenza non può essere riconfermato perchè non c’è più la protezione umanitaria. Un permesso – continua Orlando – che viene dato per effetto di un contratto di lavoro e che viene meno appena scade, senza i sei mesi necessari per potere trovare nuovo lavoro”.

di Salvatore Cataldo, giornalista

SALVINI: “CHI NON RISPETTA DECRETO RINUNCERÀ ANCHE A RISORSE”

“Con tutti i problemi che ci sono a Palermo, il sindaco sinistro pensa a fare ‘disobbedienza’ sugli immigrati…”. Questo il primo commento a caldo, in mattinata, fatto dal vicepremier Matteo Salvini sulla scelta del sindaco di Palermo Orlando, che però si rifiuta di parlare di disobbedienza.

Il nostro non è un atto di disobbedienza civile né di obiezione di coscienza-  replica di Orlando alle parole del ministro dell’Interno- , ma la semplice applicazione dei diritti costituzionali che sono garantiti a tutti coloro che vivono nel nostro paese“. 

Nel pomeriggio, poi, Salvini torna sull’argomento in diretta Facebook e manda un messaggio chiaro a Orlando e agli altri sindaci che hanno deciso di non applicare il decreto: “Come hanno pensato di aprire il nuovo anno alcuni sindaci di sinistra? Dicendo che non applicheranno il decreto sicurezza approvato dal parlamento e firmato dal presidente della Repubblica. Hanno applaudito il discorso di Mattarella, che a me è molto piaciuto, e contestano un dl firmato e promulgato dal Capo dello stato”.

“Non ci perdo il sonno, fate un dispetto agli italiani”

“Non volete applicare il decreto? Mi dispiace ma fate solo un dispetto ai cittadini. Fate un dispetto ai napoletani, ai palermitani e a quegli italiani che vogliono tranquillità e sicurezza. Fate quello che credete, non mi rovinate il sonno. Mi spiace, pero’, che ci siano politici pagati dai cittadini italiani che fanno i fenomeni e dicono che non ci sono i clandestini”, dice ancora Salvini. Insomma, ripete, “mi spiace per Palermo e Napoli che sono “città bellissime che meritano di più”.

“Rinunceranno anche a risorse decreto”

“Immagino che i sindaci” che non applicheranno il dl sicurezza e immigrazione “rinunceranno anche ai soldi che il decreto aggiunge. Vuol dire che vigili urbani e soldi li useranno altri primi cittadini che rispettano leggi del Paese“, aggiunge Salvini.

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