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Olimpiadi 2026, l’Italia candida Milano-Cortina. Di Maio: “Noi non ci mettiamo un euro”

Scartata dunque la città di Torino

Pubblicato:01-10-2018 10:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:37
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ROMA – “Il Coni ha ufficializzato che la candidatura italiana per i giochi olimpici invernali 2026 sarà quella di Milano-Cortina”. Lo ha annunciato stamane a Palazzo Lombardia durante la riunione di giunta il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

“È ufficiale, Milano e Cortina candidate del Coni alle Olimpiadi invernali 2026”, ha confermato in contemporanea, su Twitter, il governatore del Veneto, Luca Zaia.

DI MAIO: MILANO E CORTINA? BENE MA NON CI METTIAMO UN EURO

Dopo che è saltata l’ipotesi a tre la nostra posizione è molto semplice: o chi vuole fare le olimpiadi se le paga da solo o non si fanno”. Così il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio a margine di una assemblea della Uil, aggiungendo: “Milano e Cortina vogliono farle? Il governo dirà bene ma noi non ci mettiamo un euro“, conclude.


FONTANA: ORA IMPEGNO PERCHÈ VINCANO

“Ora bisogna convincere il comitato olimpico che la nostra proposta è la migliore rispetto a tutte le candidature presentate dagli altri Paesi”. Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana questa mattina dopo l’ufficializzazione da parte del Coni della candidatura italiana che prevede l’accoppiata Milano-Cortina per i giochi Olimpici invernali 2026, da lui stesso annunciata.

“Mi è stata confermata questa mattina dal presidente Malagò la decisione del Coni, quindi, adesso, dobbiamo iniziare a impegnarci concretamente: quella di giovedì sarà una riunione assolutamente operativa”, dichiara Fontana a margine della conferenza del dopo Giunta a Palazzo Lombardia, rendendo noto di non avere avuto ancora il tempo di parlare con il governatore del Veneto Luca Zaia né con il sindaco di Milano su una eventuale organizzazione di una cabina di regia.

Per il governatore lombardo “la cosa più importante è che si venga scelti” e quindi, aggiunge, “credo sia compito nostro, migliorare ancor di più il nostro dossier, così come ritengo che sia compito del Coni sostenere la nostra candidatura”. Interpellato sull’ipotesi, in caso di vittoria, che il governatore lombardo chieda soldi al governo di Roma per l’organizzazione dell’evento sportivo internazionale, Fontana si dice assolutamente convinto che Lombardia e Veneto “ce la farebbero autonomamente a fare fronte alla gestione delle Olimpiadi”.

“Sono convinto- precisa- che l’imprenditoria sia lombarda che veneta potrebbero essere l’elemento che ci aiuta. Cito sempre l’esempio di Expo, dove la partecipazione del privato è sempre stata fondamentale per l’ottima riuscita della manifestazione, sono quindi convinto che per un evento come le Olimpiadi possa succedere lo stesso”.

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