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Unitalsi presenta a Lourdes la formazione per volontari per l’assistenza ai malati

Il progetto è stato presentato oggi a Lourdes, dove in questi giorni si sta svolgendo il Pellegrinaggio Nazionale Unitalsi sul tema "La Gioia della Missione"

Pubblicato:01-10-2015 09:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:35

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LOURDES (FRANCIA) – Si chiama “Per-corsi tra scienza ed etica per l’integrazione della persona” il progetto realizzato dall’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali) e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha come obiettivo quello di formare i volontari dal punto di vista sanitario, catechetico e psico-pedagogico. Il progetto è stato presentato oggi a Lourdes, dove in questi giorni si sta svolgendo il Pellegrinaggio Nazionale Unitalsi sul tema “La Gioia della Missione”, alla presenza di Salvatore Pagliuca, presidente nazionale Unitalsi, Marzia Tanini, consigliera nazionale Unitalsi e responsabile del progetto e Federico Baiocco, responsabile nazionale dei medici Unitalsi.

L’iniziativa, che ha recentemente preso il via, si pone come obiettivi quello di migliorare l’accoglienza alle persone malate o con disabilità, formare un numero adeguato di volontari in ambito sanitario e psico-pedagogico, al senso della guarigione secondo un’etica cristiana e contribuire all’inclusione della persona malata o con disabilità. Potranno partecipare gratuitamente al progetto formativo volontari provenienti da tutte le sottosezioni dell’Unitalsi presenti in Italia (oltre 250 su tutto il territorio nazionale).


La formazione prevede alcuni focus sull’identità dell’associazione, entità e caratteristiche della malattia, psicologia della malattia e del malato, relazione tra fede e guarigione, movimentazione del malato, corso di primo soccorso, corso BLSD e psicologia dell’incontro con la persona malata. Al termine del percorso formativo è previsto anche un convegno nazionale proprio sui temi affrontati durante tutto l’anno.

“L’idea portante- dichiara Salvatore Pagliuca, presidente nazionale dell’Unitalsi- di questo progetto è il rapporto tra fede e scienza. Ristabilire questa relazione tra religione e medicina è importante perché nella società moderna i due concetti sembrano separati. Noi siamo dell’idea che i due mondi si incontrano, chi crede spesso guarisce prima. Per formare al senso della guarigione secondo l’etica cristiana non servono solo competenze professionali, ma occorre l’umanità e il rapporto prima di tutto con l’uomo. Noi proponiamo un percorso di formazione virtuosa abbinando scienza, medicina e fede”.

“Un’iniziativa importante- spiega Marzia Tannini, consigliere nazionale dell’Unitalsi e responsabile del progetto- che coniuga la formazione scientifica e professionale con il carisma della nostra associazione basato sull’attenzione alla persona soprattutto se con disabilità o malata. E’ un progetto unico in Italia che grazie al sostegno del Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali ci darà la possibilità di dare una formazione completa e all’avanguardia a i nostri volontari che ogni giorno sono impegnati nel sostegno alle persone fragili”.

“Formazione sanitaria, catechetica e psico-pedagogica sono i pilastri di questa nostra iniziativa- spiega Federico Baiocco, responsabile nazionale dei medici Unitalsi e coordinatore del progetto- che punta a offrire soprattutto ai giovani un’opportunità per essere preparati a sostenere quanti convivono con una disabilità o una malattia in maniera professionale, ma soprattutto con un’attenzione speciale all’umanità di chi incontrano”.

di Michele Bollino – giornalista

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