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Maltrattava i bimbi di 4 anni, insegnante interdetta per 6 mesi

E' successo a Reggio Emilia: indagine partita dalla denuncia di una mamma

Pubblicato:01-09-2018 11:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:30
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BOLOGNA – Infliggeva a bimbi di 4 anni sofferenze fisiche e psicologiche, rivolgendosi a loro con voce rabbiosa e toni minacciosi perentori, strattonandoli violentemente, afferrandoli per il collo o tirando loro i capelli, rovesciandoli con rabbia dalla brandina sulla quale erano sdraiati per il riposino pomeridiano, stringendoli forte e dando loro pizzicotti alle braccia e alle gambe provocando così lividi. I bambini venivano anche apostrofati con frasi del tipo “piangi pure… non mi interessa sentirti piangere“. Per questo una 55enne maestra reggiana è stata sospesa dall’insegnamento per sei mesi.

La misura è arrivata dai giudici al termine di un’indagine partita dalla denuncia di una mamma. Le telecamere e i microfoni hanno documentato le violenze e le male parole e così per l’insegnante è arrivata la misura della sospensione dell’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per 6 mesi, accompagnata dal divieto per altrettanti mesi di svolgere l’attività di insegnante in qualsiasi scuola.

Alla lunga indagine hano lavorato i carabinieri di Reggio Emilia, coordinati dal sostituto procuratore Stefania Pigozzi, che hanno indagato la 55enne per maltrattamenti.


Le indagini, supportate anche da intercettazioni ambientali audio-visive, hanno rivelato che in una scuola d’infanzia di Reggio Emilia alcuni bambini venivano maltrattati, con continue vessazioni fisiche e psicologiche da parte della loro maestra.

Tutto è partito con la denuncia di una mamma dalla quale si desumeva che la figlia minore fosse stata vittima di maltrattamenti nella scuola d’infanzia che frequentava. Denuncia che non solo ha portato a trovare i riscontri a carico della maestra indagata ma che di fatto ha portato alla luce anche altri casi di maltrattamenti.

COMUNE: SOSPESO STIPENDIO A MAESTRA INDAGATA

Non solo allontanata dalla scuola dell’infanzia in cui insegnava (e da ogni altro istituto), ma anche un procedimento disciplinare e la sospensione dello stipendio per la maestra reggiana di 55 anni accusata di maltrattamenti sui bimbi. Sono i provvedimenti messi in atto dall’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia.

“L’insegnante- precisa una nota- perciò non frequenta più e non esercita più attività nella scuola dove ha operato, né in altre strutture educative di competenza comunale, nel corso di questa fase di chiarimento della posizione di responsabilità. Contestualmente e immediatamente, a fronte del rilievo dei fatti sin qui emersi e della professionalità specifica di educatrice, il Comune di Reggio Emilia ha avvitato un proprio procedimento disciplinare relativo alla persona interessata: si è provveduto alla sospensione della persona dall’esercizio dell’insegnamento in ogni scuola e alla sospensione dell’erogazione dello stipendio”.

A sostegno “del procedimento disciplinare e quindi al fine della ricostruzione dei fatti, il Comune ha disposto un’istruttoria interna, che prevede audizioni del personale della scuola e raccolta di informazioni”. Il “benessere dei bambini è la priorità dell’attività che viene svolta nelle strutture educative comunali, e a questo scopo l’Istituzione Scuole e Nidi dell’infanzia realizzerà una serie di incontri con le famiglie della scuola, già dalla settimana entrante”.

Il “lavoro quotidiano e continuo, svolto assieme ai genitori, di verifica degli obiettivi educativi, il piano della trasparenza e tutte le procedure messe in atto da sempre nei nidi e nelle scuole dell’infanzia dell’Istituzione verranno verificati e sviluppati ulteriormente, con un lavoro condiviso”, prosegue il Comune. “I nidi e le scuole dell’infanzia accolgono ogni anno migliaia di famiglie e di bambini, sono da sempre spazi pubblici, piazze aperte al confronto e alla valutazione. Nulla di ciò toglie ed anzi avvalora ulteriormente il fatto che ogni responsabilità individuale va rilevata, accertata e perseguita con determinazione”. Quello che è accaduto “addolora e non rende merito all’impegno costante e altamente professionale che ogni giorno viene svolto nelle scuole d’infanzia reggiane.

L’Amministrazione comunale, nel ribadire la piena fiducia nell’operato della magistratura e la propria totale disponibilità di collaborazione, si riserva la possibilità di prendere provvedimenti più rigidi nei confronti della maestra indagata, alla luce degli ulteriori accertamenti che verranno compiuti”, conclude il comunicato.

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