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La promessa di Oliverio: “Grazie ai fondi Ue diventeremo una regione normale”

ROMA - Dal 4 settembre ed entro il 23 settembre la Commissione Europea sarà chiamata a pronunciarsi formalmente

Pubblicato:01-09-2015 08:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:31

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ROMA – Dal 4 settembre ed entro il 23 settembre la Commissione Europea sarà chiamata a pronunciarsi formalmente sul Programma di spesa dei fondi europei per il periodo 2014/2020 presentato dalla Regione Calabria. A fine mese partiranno quindi le procedure interne alla Commissione per l’adozione formale del programma che dovrebbero ragionevolmente concludersi entro la metà di ottobre. La partita più importante per il futuro gestionale della regione si è quindi riavviata. E il Governatore Mario Oliverio ne spiega i punti focali al Consiglio Regionale. Partendo dalla situazione attuale: “Da un tempo ormai lunghissimo – dice Oliverio – la Calabria vede progressivamente ridursi, anno dopo anno, il suo prodotto interno lordo. Si riduce costantemente la capacità di creare ricchezza e, nello stesso tempo, si abbassano gli indicatori della qualità della vita e dei servizi. Le imprese sono al limite della resistenza ed è in atto un processo di progressiva desertificazione produttiva. Diminuisce l’occupazione, mentre permangano fasce ampie di precariato e cresce l’esodo delle nuove generazioni”.

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Il nuovo POR 2014/2020, dice il Presidente della Regione, permetterà di “cogliere l’opportunità della rivoluzione digitale, ripensare la Calabria come regione strategica per l’Europa, puntare sui territori. Lavoreremo per rimettere al centro dell’agenda di governo, anche con il concorso di altri fondi e strumenti (in primis il Fondo di Coesione), il tema delle infrastrutture, in particolare della mobilità e dei trasporti, le cui gravi e diffuse criticità, in termini di dotazione e servizi, costituiscono, com’è noto, una delle più serie condizioni di freno e ostacolo allo sviluppo della regione”.


Oliverio, quindi, sottolinea le tre dimensioni della politica territoriale regionale: Strategia di Sviluppo urbano sostenibile per i principali poli urbani della regione (Cosenza-Rende, Catanzaro e Reggio Calabria); Strategia di sviluppo delle aree urbane di dimensione inferiore (città portuali e hub dei servizi regionali); Strategia per le Aree Interne”.

“In relazione all’attuazione del nuovo POR ci poniamo un obiettivo semplice quanto ambizioso, che consiste nel collocarsi entro un anno tra le regioni più virtuose in termini di qualità e quantità della spesa prodotta – continua Oliverio – Non possiamo più permetterci di fissare un obiettivo “difensivo” come “non perdere le risorse”, al contrario stiamo lavorando con lo scopo di presentare ai cittadini calabresi le migliori performance attuative a livello nazionale. L’esperienza dei precedenti cicli di programmazione ci ha insegnato che una buona attività programmatoria iniziale, sintetizzata in un documento approvato dalla Commissione Europea, non è sufficiente a mettere in campo politiche efficaci per la coesione e lo sviluppo. Ma ormai la fase della diagnosi è conclusa e siamo qui a riferire dell’azione che abbiamo intrapreso. Per raggiungere il nostro sfidante obiettivo partendo da una situazione indubbiamente molto critica abbiamo fissato cinque elementi di discontinuità e di innovazione: Innovazione nella strategia, Innovazione nel metodo,Innovazione negli strumenti attuativi, Innovazione nel confronto sociale ed istituzionale, Innovazione della macchina amministrativa. A questo punto sta a noi mettere a frutto questo Programma, compete a noi la sfida più grande di fare della Calabria un posto “normale”.

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