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Numero anti suicidi in Veneto, ha salvato 543 persone

E' nato nel 2012: se il dramma è imminente vengono inviati subito gli psicologi. Altrimenti si prende un appuntamento

Pubblicato:01-08-2017 13:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:35

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VENEZIA – Sono 543 le persone “salvate” dal servizio di assistenza psicologica ‘InOltre’, voluto dal governatore del Veneto Luca Zaia nel 2012, in piena crisi economica, e ora rilanciato con una pubblicazione universitaria che illustra l’innovativo metodo utilizzato per assistere chi si trova in difficoltà. “In cinque anni il progetto è cresciuto, ha creato una rete formale e informale per aiutare tutti quelli che hanno un problema che li affligge psicologicamente”, afferma Zaia in conferenza stampa a palazzo Ferro Fini. Il servizio di assistenza anti suicidio, attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette, “non chiuderà, anzi, sarà rafforzato e diventerà sempre più un punto di riferimento”, continua il governatore, sottolineando che si tratta di un servizio senza eguali in tutta Italia.

“MOLTI TELEFONANO QUANDO SONO VICINI AL GESTO ESTREMO”

Il metodo elaborato da Gian Pietro Turchi, docente di Psicologia clinica all’Università di Padova e supervisore tecnico di InOltre, si basa su una “scala di valutazione del rischio suicidale di una persona”, spiega Emilia Laugelli, responsabile del servizio. Grazie alla scala di valutazione è possibile capire velocemente, già dal modo un cui l’utente si pone al telefono, la gravità della situazione. Così gli operatori telefonici sanno quando fissare un appuntamento, che non avviene in studio ma in un luogo stabilito assieme all’utente, molte volte un bar, un parcheggio, o anche l’abitazione privata, o quando invece richiedere l’intervento urgente degli psicologi sul campo. “La media è di 10 incontri per ogni utente preso in carico”, continua Laugelli, e “molti telefonano quando sono prossimi al gesto estremo”.

CHIAMANO SOPRATUTTO IMPRENDITORI. E RISPARMIATORI DELLE BANCHE VENETE

Molte e diverse le cause del disagio, il più delle volte associate a problemi economici, magari tenuti nascosti alle famiglie o alle persone vicine. Da quando il servizio è stato istituito, purtroppo, le problematiche sono rimaste simili. “A chiamare sono soprattutto imprenditori, durante il picco della crisi chiamavano perché non ce la facevano, ora c’è la seconda ondata legata a chi pensava di riuscire a ripartire e invece, per vari motivi, non ce la fa“, precisa Turchi. E poi ci sono i risparmiatori colpiti dalla crisi delle due popolari venete. Le chiamate, insomma, non mancano, e molte (circa 770) arrivano da fuori Regione.


Le province più colpite sono Vicenza, Verona e Treviso (rispettivamente 169, 143 e 100 utenti presi in carico) e, infatti, proprio a Vicenza il progetto è in fase più avanzata, con accordi tra InOltre e le varie associazioni di categoria che prevedono formazione ai dipendenti delle associazioni finalizzata ad intercettare chi ha bisogno di aiuto. “Il numero dell’assistenza è 800334343, spero che questa conferenza stampa possa servire a intercettare qualcuno che ne ha bisogno”, conclude Zaia.

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