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Vitalizi, il Senato boccia ‘urgenza’ chiesta da M5s. Blog Grillo: “Preparano il voltafaccia”

Secondo il M5s il Pd ha pronto un piano insieme a Forza Italia e Mdp per far saltare l'approvazione al Senato

Pubblicato:01-08-2017 11:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:35

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ROMA – L’aula del Senato ha bocciato la richiesta del M5s di deliberare con la procedura d’urgenza sul ddl Vitalizi, gia’ approvato dalla Camera.

ZANDA: SENATO NON E’ PASSACARTE, DA M5S PROPAGANDA

“I senatori e le senatrice del Pd respingeranno la richiesta d’urgenza del M5s”. Lo dice in aula il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda. Zanda spiega che la discussione del ddl in aula “non potrebbe iniziare prima di settembre“, allora “perche’ presentarla ora?. Il Movimento 5 stelle continua a praticare una politica parlamentare tutta puntata sulla ricerca non di quel che è più urgente per risolvere i problemi dell’Italia, quanto su quel che può servirgli per battere la gran cassa della propaganda. Questa è la principale ragione per la quale il gruppo del Pd respingerà la richiesta di urgenza. Con la richiesta di urgenza i senatori del Movimento 5 stelle vogliono apparire all’opinione pubblica italiana come i campioni dell’antipolitica, dell’antipartitismo, come i rappresentanti dell’antisistema”.

Luigi Zanda

Il M5s, prosegue, “che nelle piazze ha fatto del no al referendum una bandiera, ora vuole imporre una procedura che ridurrebbe il lavoro del Senato a quello di un mero passacarte”. “Il ddl sulle pensioni dei parlamentari farà in Senato il suo corso regolare, rigoroso, senza nessun trucco”, dice ancora. Zanda si rivolge quindi ai 5 Stelle: “Mettiamoci ben d’accordo sui principi e sui modi che dovranno regolare la nostra discussione sulle pensioni dei parlamentari, cominciando proprio dal fatto che dobbiamo cessare di chiamare vitalizi quel che dal 2012 è stato trasformato dal Parlamento in un regolare sistema pensionistico contributivo. Le senatrici e i senatori del Pd vogliono esaminare con rispetto e attenzione un provvedimento così rilevante che ci arriva dalla Camera a nostra prima firma e certo non dai 5 stelle. Il Senato non deve dilungare inutilmente la discussione e non lo farà, ma non deve troncarla artificialmente. Vogliamo esaminare anche questo provvedimento con lo scrupolo necessario, studiandone il contenuto e gli effetti, valutandone l’impatto sul sistema parlamentare e i risvolti di costituzionalità, che non sono certamente aspetti secondari e che la Commissione dovrà valutare con la necessaria attenzione.


CONTINUE INTERRUZIONI, ZANDA: “USANO METODI DA REGIME”

Veramente non si accorgono che stanno usando dei metodi da regime…non se ne accorgono“. Lo dice il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda, rivolgendosi ai banchi dei senatori M5s che lo interrompono continuamente mentre interviene.

TAVERNA (M5S): VOMITO PD, GUARDATELI BENE E RICORDATELI

“Vomito Pd. Hanno fatto tutto lo schifo del mondo ma ora sull’abolizione dei vitalizi ci devono pensare bene. Per fregare gli italiani con le banche quanto ci avete pensato? Li dovete guardare bene e ricordarli uno per uno”. Lo scrive su facebook Paola Taverna, senatrice Pd.

MORRA (M5S): DA ZANDA PAROLE VOMITEVOLI

“Ho ascoltato l’intervento con cui il capogruppo Pd in Senato, Luigi Zanda, annunciava che il suo gruppo si sarebbe opposto alla dichiarazione d’urgenza che noi abbiamo chiesto perchè venisse accelerato l’esame del DdL Richetti che di fatto riforma il sistema dei vitalizi di parlamentari e consiglieri regionali. Ho dovuto ascoltare, perchè a nessuno auguro di dover prestare attenzione a parole che reputo solo ipocrite e vomitevoli”. Lo scrive su facebook Nicola Morra, senatore M5s. “Questa- aggiunge- è un’altra delle ragioni per cui a chi ci dice che dovremmo allearci con certa gente, la mia risposta non può che essere ‘Neanche morto!'”.

BLOG GRILLO: PREPARANO CLAMOROSO VOLTAFACCIA AL SENATO

“Il Pd perde il pelo, ma non il vitalizio #PdVuoleIlPrivilegio“. Lo scrive su twitter Beppe Grillo che rimanda a un post pubblicato sul suo blog a firma M5s. “La settimana scorsa- scrivono i 5 stelle- abbiamo ottenuto una vittoria storica. Grazie al MoVimento 5 Stelle la Camera dei deputati ha votato a maggioranza per l’abolizione del vitalizio ai parlamentari. Una cosa mai accaduta prima e su cui nessuno avrebbe scommesso un euro a inizio legislatura. Una vittoria ancora più forte perchè abbiamo costretto il Pd a portare in aula la nostra proposta e a votarla. Controvoglia, ma l’hanno votata. Le loro facce non riuscivano a nascondere il loro ribrezzo nel votare una legge voluta dal popolo e per il popolo in cui i loro interessi personali e di partito non erano neppure lontanamente considerati. Però l’hanno votata. Il Pd ha perso il pelo”.

Però, proseguono, “il vitalizio non vogliono perderlo e si stanno organizzando per un clamoroso voltafaccia al Senato. La legge sui vitalizi può essere discussa e approvata subito e infatti abbiamo chiesto al Senato di discutere urgentemente il disegno di legge approvato la scorsa settimana alla Camera. Oggi i cittadini sapranno esattamente chi ha votato per tenersi il vitalizio il più a lungo possibile. Il Pd ha già detto che seguirà questa linea perchè insieme a Forza Italia e Mdp hanno già pronto il trucco per affossare la legge. Vogliono rallentare la discussione che avverrà così solo in autunno e poi approvare modifiche per farla nuovamente tornare alla Camera, quando non ci sarà più il tempo di approvarla e potranno tenersi il vitalizio”.

“Non la passeranno liscia- attaccano i 5 stelle-. Il Pd ha l’enorme responsabilità di aver illuso i cittadini che per una volta avrebbero votato un provvedimento giusto dopo migliaia di voti vergogna. Faremo nomi e cognomi di chi saboterà il provvedimento e salvare i vitalizi perchè gli italiani devono sapere con chi hanno a che fare. Come fa una legge a essere valutata dallo stesso partito in un modo alla Camera e in un altro al Senato? Ce lo spiegherà il segretario Renzi o quando i giornalisti glielo chiederanno lancerà con sprezzo nordcoreano il microfono a terra come ha fatto ieri? Forse riusciranno ancora a salvarsi, ma in ogni caso quando andremo al governo elimineremo tutti i privilegi e dimezzeremo i loro stipendi.

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