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Smog, a Genova stop a veicoli inquinanti, in tre fasi

GENOVA - Non è ancora la versione definitiva ma

Pubblicato:01-04-2016 17:09
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:30

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smog

GENOVA – Non è ancora la versione definitiva ma la nuova ordinanza sindacale antismog per la limitazione della circolazione nell’ambito del territorio comunale genovese ad alcune tipologie di veicoli è quasi pronta. Benché non sia stata discussa dalla Commissione convocata appositamente questa mattina, la bozza del provvedimento è stata illustrata alla stampa dall’assessore all’Ambiente, Italo Porcile, dopo la chiusura anticipata della seduta. L’ordinanza prevede tre fasce progressive di attuazione, con restrizioni crescenti. A partire dal 1° giugno, nella cosiddetta “zona benzene” (che coincide con il centro cittadino, dalla Foce al Polcevera, ad eccezione di circonvallazione a monte e della sopraelevata) è vietata la circolazione nelle ore di punta 7-9, 12-14, 17-19 di tutti i giorni feriali alle auto con omologazione precedente a Euro 2 e motocicli, ciclomotori e veicoli commerciali con omologazione precedente a Euro 1. Dal 1° agosto partirà la seconda fase con l’estensione dei divieti per le auto Euro 0 ed Euro 1 a tutto il territorio cittadino, sempre nelle fasce orarie di punta e nei giorni feriali; non cambia nulla, invece, per veicoli commerciali e due ruote. La fase più restrittiva entrerà definitamente in vigore a partire dal 1° novembre, quando nella sola “zona benzene” non potranno circolare più le auto omologate fino a Euro 2 compreso, sempre nelle fasce orarie di punta e nei giorni feriali; anche in questo caso, nulla cambia per camion e scooter.

Da tutti i divieti sono escluse alcune tipologie particolari di veicoli: a trazione elettrica, emissioni nulle o alimentati a metano e Gpl; mezzi per il trasporto pubblico; veicoli provenienti o diretti da o in autostrada (limitatamente ai percorsi strettamente necessari per i caselli di Genova Ovest e Genova Aeroporto) e diritti o provenienti al porto; auto, moto e camion con targa estera; mezzi per il trasporto di persone non autosufficienti, per terapie mediche indifferibili o per il trasporto di pazienti dimessi da strutture ospedaliere; veicoli con contrassegno disabili; auto e moto storiche iscritte nei registri Asi, Storico Landa, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, storico Fmi; mezzi delle forze armate, di polizia, vigili del fuoco, servizi di soccorso e protezione civili e definiti “speciali” dal nuovo codice della strada.


Di Simone D’Ambrosio, giornalista

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