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Roma, Razzi: “Divento sindaco e la Capitale sarà come Pyongyang”

Antonio Razzi non rinuncia all'idea di candidarsi a sindaco di Roma, anzi

Pubblicato:01-04-2016 09:53
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:29

razzi
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antonio razzi_selfie

ROMA – Antonio Razzi non rinuncia all’idea di candidarsi a sindaco di Roma, anzi. Intervenendo nel corso del programma ‘Ecg Regione’, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’università degli studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it), il senatore ha rilanciato la sua candidatura.

La mia candidatura una bolla di sapone? Assolutamente no– ha affermato Razzi- La bolla di sapone scoppia, io non scoppio. La lista? Ci sono tantissime persone che vogliono partecipare per il bene di Roma, dovrò eliminare qualcuno. Chi non ha preso sul serio la mia candidatura cambierà idea, sono i cittadini che devono capire a chi credere. I romani sono stanchi di chi fa politica approfittando del proprio curriculum lungo lungo di tante carte. I cittadini romani vogliono chi lavora, non chi ha le carte. Sicuramente correrò a sindaco di Roma. Guido Bertolaso mi piace tantissimo comunque. Potrei fare io il sindaco e lui il city manager, ma sarei disponibile anche ad affiancare Bertolaso. Vedremo cosa dirà Berlusconi”.


Se dovesse diventare sindaco di Roma, Razzi si è ripromesso di portare nella Capitale Kim Jong-Un: “Potremmo fare un gemellaggio con lui. Sicuramente lo inviteremo a un grande evento. Potrebbe venire alla finale di Coppa Italia, lui ama molto il calcio. Oppure potrebbe venire al derby accanto a me. Io con la fascia tricolore, lui vicino a me in tribuna. Lazio o Roma? Tifo per tutte e due”. Razzi sul tema sicurezza prenderà spunto da Pyongyang: “Dovremmo copiare da loro sia sulla sicurezza che sulla pulizia. Lì non trovi tutta la mondezza che c’è a Roma. Sarebbe un bene per i romani. Lì se vai a prendere la metro, puoi mangiare per terra, perché luccica, è pulitissima. Se io vado alla metropolitana di Roma, invece, mamma mia, si salvi chi può”.

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