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Tav, Palazzo Chigi: “Il premier Conte non ha mai aperto alla versione ‘mini'”

Ed il ministero dei Trasporti specifica: "Nuova analisi chiesta da noi, risultati restano molto negativi"

Pubblicato:01-03-2019 10:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:10
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ROMA – “Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non ha aperto a nessuna ipotesi di mini-Tav né ha mai richiesto un ulteriore contributo all’analisi costi-benefici dell’opera, contributo che è stato invece sollecitato dal Mit. Le ricostruzioni apparse questa mattina su alcuni quotidiani sono destituite di fondamento. Il presidente Conte non ha mai anticipato nessun giudizio, mentre ha sempre ribadito e ancora ribadisce che verrà presa, nella massima trasparenza, la migliore decisione possibile nell’interesse esclusivo del Paese e dei cittadini all’esito dello studio attento del dossier e del confronto politico che ne conseguirà”. Così una nota di Palazzo Chigi.

TAV. MIT: NUOVA ANALISI SOLO DIBATTITO MA ESITO RESTA MOLTO NEGATIVO

L’ulteriore supplemento della analisi costi benefici sul Tav Torino-Lione, che riguarda solo la parte italiana del tunnel di base e la tratta nazionale”, è stato prodotto dal gruppo di lavoro di Ponti “solamente per lo scrupolo di voler dare un ulteriore riscontro al dibattito che si era creato intorno al metodo della analisi”. Lo precisa il Mit in una nota.

“Come ammesso dagli stessi autori, che il ministero ringrazia per lo sforzo ulteriore, questo contributo si basa su una impostazione che in qualche modo distorce il corretto fondamento della analisi originale. Il risultato è comunque molto negativo – circa -2,5 miliardi nello scenario realistico, peraltro con una incidenza nettamente inferiore delle mancate accise incassate dallo Stato – e ciò nonostante si considerino i costi dell’investimento al netto dei fondi Ue che, tuttavia, arriveranno eventualmente in massima parte solo a consuntivo”, aggiunge il Mit.


“La bozza di questo supplemento è stata consegnata alla Struttura Tecnica di Missione del Ministero soltanto nella giornata di ieri e sarà regolarmente pubblicata- conclude la nota- dopo il vaglio di conformità da parte della medesima Struttura”.

TAV. MIT: SUPPLEMENTO ANALISI CHIESTO DA NOI E NON DA CHIGI

“L’ulteriore supplemento della analisi costi benefici sul Tav Torino-Lione, che riguarda solo la parte italiana del tunnel di base e la tratta nazionale, è stato prodotto dal gruppo di lavoro del professor Ponti su uno specifico input giunto non dalla Presidenza del Consiglio, ma dal Mit”. Lo precisa il ministero delle Infrasruture e Trasporti in una nota.

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