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Sanità, trasporti, rifiuti: il punto di vista di Antonello Aurigemma per il Lazio

L'intervista al capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e candidato per FI alle prossime elezioni, Antonello Aurigemma

Pubblicato:01-03-2018 14:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:32

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ROMA – “Questi cinque anni hanno rimarcato l’assenza delle istituzioni rispetto alle problematiche dei cittadini. Il ruolo che la Regione ha avuto in questi cinque anni è stato di passacarte, come per il commissariamento della sanità o la realizzazione di infrastrutture fondamentali. In questi cinque anni non siamo riusciti ad aprire un cantiere degno di tale nome così come non siamo riusciti a programmare e pianificare su una delle tematiche più importanti che riguarda oltre 63% del nostro bilancio regionale, ovvero la sanità. Il bilancio é negativo ma non perché lo dico io oggi, ma perché lo dimostrano i tanti cittadini della nostra regione che hanno avuto a che fare su tematiche importanti come i servizi sociali, la sanità, o il trasporto pubblico”. Così il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e candidato per FI alle prossime elezioni, Antonello Aurigemma, nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia stampa Dire.

“Sanità peggiorata in 5 anni, servono assunzioni”

“La sanità in questi anni è stata considerata come una formula algebrica per uscire dal commissarimento. Ma noi crediamo che la sanità non sia fatta da numeri, bensì da persone che spesso sono costrette a rivolgersi presso le aziende ospedaliere e i propri medici per usufruire di prestazioni sanitarie, di cure o di ricovero. Tutte cose peggiorate negli ultimi anni”, ha dichiarato il candidato per FI alle prossime elezioni del Lazio. “Noi- ha spiegato Aurigemma- oggi siamo la seconda Regione d’Italia per attese e per poter effettuare delle prestazioni diagnostiche e la prima Regione d’Italia come mobilità passiva, ovvero come numero di cittadini che sono costretti ad andare in altre regioni per poter fare un esaame o una TAC piuttosto che una risonanza. Questo a noi costa oltre 170 milioni di euro l’anno che la Regione Lazio paga ad altre Regioni. Noi pensiamo che quello sulle liste di attesa sia un problema bloccato a monte dalle assunzioni di nuovi medici. Quando parlo di assunzioni intendo che rispetto alla pianta organica devono aumentare i medici che lavorano. Tanto per fare alcuni esempi: rispetto ai 20 medici che c’erano prima a Tor Vergata sulla diabetologia oggi ne sono rimasti in due. Rispetto alla Pet, sempre a Tor Vergata, ci sono soltanto due medici di medicina nucleare che fanno questa diagnosi è solo la mattina”. 

“Questo- ha aggiunto Aurigemma- è un problema che non è stato affrontato con una reale pianificazione e programmazione della rete dell’emergenza o, ad esempio, della rete cardiologica. Capita così che spesso si va al pronto soccorso per una patologia e poi ci rende conto che in quella struttura è stato chiuso il reparto e quindi con l’ambulanza si viene trasportati dall’altra parte. Per non parlare delle attese nei pronto soccorso dove spesso bisogna attendere 4 notti sulla barella nel corridoio per mancanza di posti letto”. 


“Per risolvere questo problema- ha spiegato Aurigemma- noi fin dall’inizio abbiamo proposto un informatizzazione dei vari reparti affinché dal pronto soccorso siano in grado di capire, in tempo reale, dove sono le posizioni libere e dove i posti letto”. “Le case delle Salute?- ha poi concluso il capogruppo di Fi- La maggioranza aveva programmato, entro dicembre 2015, l’apertura di 24 Case della salute. Oggi sono meno di 16 e non sono servite semplicemente a nulla perché l’obiettivo della Casa della Salute era quello di fare da filtro rispetto il pronto soccorso ma questa cosa non è assolutamente avvenuta vista la situazione di caos in cui imperversano i pronto soccorso dei nostri ospedali. Inoltre ogni Casa della Salute ha un meccanismo diverso rispetto a quelle vicine sia come orari di apertura, sia come prestazioni che vengono erogate. Questo vuol dire che per fare una Tac o una risonanza alla fine le persone si recano al pronto soccorso”

“Sinistra non vuole la Roma-Latina, una follia”

“Sulla Roma-Latina pensare di avere un’opera progettata, finanziata, e aggiudicata i cui lavori non iniziano è follia. Una cosa che può essere giustificata soltanto dalle problematiche all’interno della maggioranza che vede una parte della sinistra completamente contraria alla realizzazione di un’infrastruttura fondamentale per il quadrante sud della nostra regione”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Dire il capogruppo di Fi. “Io ricordo sempre che in quelle zone insistono settori importanti delle nostre attività produttive, dall’industria farmacologica a quella alimentare con la Plasmon- ha aggiunto Aurigemma- In questi cinque anni oltre il 30% delle aziende che insistevano su quell’asse sì è localizzata in altre regioni o in altre nazioni. Perché si impiega più tempo dalla Pontina a Roma piuttosto che da Roma per arrivare a Firenze e Bologna”.

“Questo- ha aggiunto il capogruppo di Fi- è un tema che per 5 anni è stato dimenticato nel cassetto dal presidente Zingaretti per evitare scossoni all’interno della sua maggioranza. Noi siamo fermamente favorevoli alla realizzazione di un’autostrada che risolverà problemi non solo di carattere lavorativo ma anche di sicurezza perché ricordiamo che quella strada, la Pontina, è la seconda più pericolosa per mortalità a livello nazionale. Ed è un’infrastruttura fondamentale per riattivare un volano occupazionale e per rendere la nostra regione più appetibile rispetto alle imprese e le aziende che vogliono investire nel nostro territorio”. 

“Per quanto riguarda gli investimenti che ci sono stati sul trasporto pubblico- ha aggiunto Aurigemma- io ricordo sempre che sono stati acquistati dei mezzi e degli autobus che sicuramente hanno prodotto una differenza rispetto al passato, che è quella di avere avuto un taglio di oltre il 30% delle corse che trasportano, in particolare la mattina, i tanti pendolari all’interno della nostra regione”. “Io- ha concluso il capogruppo di Fi- alle 6.30 ho preso i mezzi da Latina, Rieti, Castel Madama, Viterbo. E la mattina la gente che sta lì alla fermata si fa il segno della croce per vedere se passa il mezzo. A Castel Madama c’è stato un taglio del 20% sulle corse. La mattina la gente spesso è costretta ad andare a riprendere il proprio mezzo privato per recarsi al lavoro perché è saltata una corsa. Non so se qualcuno ha avuto la malaugurata esperienza di prendere il treno da Frascati piuttosto che da Formia. Sono carri bestiame. Noi abbiamo avuto incontri anche con i sindaci di sinistra che sono scesi in piazza, con i pendolari, contro l’amministrazione Zingaretti e contro i piani fatti sui trasporti”.

“Serve un piano rifiuti, è una situazione intollerabile”

“La Regione sui rifiuti non ha mai svolto un ruolo di indirizzo per evitare di sbagliare. Siamo l’unica regione d’Italia che non ha un piano rifiuti e più volte il ministro Galletti ha bacchettato l’amministrazione Zingaretti su questo. Inoltre oggi il Lazio detiene il record di essere la Regione che in Europa ha il primato del trasporto dei rifiuti, che vengono spediti dalla nostra Capitale in oltre 12 paesi della comunità europea, dal Portogallo alla Spagna, fino a Germania, Romania, Bulgaria, Austria, Grecia e Cipro. Questo penso sia sicuramente una situazione intollerabile per i cittadini di Roma che oggi vivono con il servizio peggiore d’Italia ma con la bolletta più alta”. Così il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio.

“Crediamo- ha aggiunto Aurigemma- che per poter evitare questo scempio del trasporto vada realizzato un ciclo virtuoso che possa consentire la chiusura del Piano rifiuti all’interno della regione come avviene in tutte le altre regioni. Non può essere che la spazzatura non venga presa dai cassonetti dagli operatori dell’Ama e non perché non vogliono lavorare ma perché non sanno dove poterli andare a collocare o a smaltire. Questo, alle soglie del 2018, è una vera e propria offesa per i cittadini della nostra regione”.

“Rimboccandoci le maniche, risolveremo i problemi del Lazio”

“L’appello che faccio è quello di andare a votare. Io dico sempre che è meglio una scelta sbagliata piuttosto che non scegliere. Il primo appello che rivolgo loro è questo: vorrei spiegargli che la politica non è fatta solo da quei politici che spesso si vedono sulle cronache in negativo o che si sentono in televisione ma è fatta di tanta gente semplice che la mattina si rimbocca le maniche, accompagna i figli a scuola e va al lavoro magari conciliandolo anche con un’attività di miglioramento dell’interesse della cosa pubblica. Noi siamo quelli che cercheranno di diventare un punto di riferimento per risolvere le tante criticità del territorio. Non abbiamo la bacchetta magica ma sicuramente saremo in grado di dare delle risposte positive o negative che siano nell’interesse dei cittadini della nostra regione”, ha concluso Antonello Aurigemma.

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