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Al Parco del Gran Sasso e Monti Laga scoperta una pianta unica al mondo

E' stata trovata sul Monte Ocre ed è stata ribattezzata 'Oxytropis ocrensis', Astragalo del Monte Ocre

Pubblicato:01-02-2018 15:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:25
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ROMA – Una piccola leguminosa, chiamata ‘Oxytropis ocrensis‘, ovvero l’Astragalo del Monte Ocre. E’ una specie nuova per la scienza, cioè mai osservata prima, quella individuata nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Ad avvistarla è stato un carabiniere forestale ed ecologo, che ha fatto una segnalazione. I ricercatori dell’Università di Camerino si sono messi al lavoro per studiarla e hanno ora, dopo la scoperta che si tratta di una nuova specie, hanno pubblicato la loro ricerca sulla rivista internazionale Phytotaxa.

Lo studio è stato condotto dai ricercatori del Centro ricerche floristiche dell’Appennino (Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – Università di Camerino). Ci hanno lavorato Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci, in collaborazione con Luca Bracchetti (Università di Camerino), Dimitar Uzunov (Università della Calabria) e Riccardo Pennesi (Università di Trieste).

I due autori della scoperta, Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci, hanno ribattezzato la pianta ispirandosi all’unico luogo dove è stata trovata, il Monte Ocre. Di qui il nome ‘Oxytropis ocrensis‘, Astragalo del Monte Ocre.


La pianta è stata segnalata al Crfa dal Carabiniere Forestale Bruno Petriccione, ecologo, che per primo l’ha rinvenuta nell’ambito delle ricerche su flora e vegetazione della Foresta demaniale regionale ‘Acquazzese’ condotte dal Reparto Biodiversità dell’Aquila dei Carabinieri, per conto della Regione Abruzzo. L’aspetto di questo astragalo, che si discostava da ogni descrizione riportata sui testi di settore, ha subito incuriosito i ricercatori del Centro ricerche floristiche dell’Appennino che l’hanno sottoposta ad uno studio morfologico comparativo con le specie affini che si rinvengono sulle Alpi e Penisola Balcanica. Le distinzioni emerse dalle specie affini hanno permesso di descriverla come una specie nuova.

Al momento non è stata rinvenuta su altre montagne ed è quindi endemica, ossia in tutto il mondo vive solo in una valle del Monte Ocre.

Il Monte Ocre, pur sovrastando la città dell’Aquila con 2.204 metri, non era mai stato oggetto di approfondite ricerche floristiche, come invece le vicine quote più elevate e più note del Gran Sasso e del Velino. I campioni d’erbario, designati dai botanici come rappresentativi della nuova specie, sono conservati presso l’Herbarium Apenninicum del Centro ricerche floristiche dell’Appennino, nel convento di San Colombo di Barisciano (L’Aquila). Sono attualmente in corso ricerche per avere più informazioni sul periodo in cui la specie si è originata.

“La scoperta dimostra come il nostro territorio, a tratti ancora integro, riserva ancora molte incredibili sorprese nel campo dell’esplorazione botanica”, segnalano dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

L’Astragalo del Monte Ocre incrementa il già ricchissimo patrimonio floristico abruzzese che annovera ben 3190 piante autoctone, tra specie e sottospecie, collocando l’Abruzzo al quarto posto in Italia per numero di entità autoctone dopo Piemonte, Toscana e Lombardia.

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