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Sanità, terapia genica contro la leucemia: dimesso bimbo di 4 anni al Bambin Gesù

Si tratta del primo paziente italiano curato con questo approccio rivoluzionario all’interno di uno studio accademico

Pubblicato:01-02-2018 12:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:25
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ROMA – “Manipolare geneticamente le cellule del sistema immunitario per renderle capaci di riconoscere e attaccare il tumore. È quello che hanno fatto i medici e i ricercatori dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma con un bambino di 4 anni, affetto da leucemia linfoblastica acuta, refrattario alle terapie convenzionali. Si tratta del primo paziente italiano curato con questo approccio rivoluzionario all’interno di uno studio accademico, promosso dal ministero della Salute, Regione Lazio e AIRC. Ad un mese dall’infusione delle cellule riprogrammate nei laboratori del Bambino Gesù, il piccolo paziente sta bene ed è stato dimesso: nel midollo non sono più presenti cellule leucemiche“. Così in un comunicato l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù.

“La tecnica di manipolazione delle cellule del sistema immunitario del paziente- spiega la nota- rientra nell’ambito della cosiddetta terapia genica o immunoterapia, una delle strategie più innovative e promettenti nella ricerca contro il cancro. I medici e i ricercatori del Bambino Gesù hanno prelevato i linfociti T del paziente- le cellule fondamentali della risposta immunitaria- e li hanno modificati geneticamente attraverso un recettore chimerico sintetizzato in laboratorio. Questo recettore, chiamato CAR (Chimeric Antigenic Receptor), potenzia i linfociti e li rende in grado- una volta reinfusi nel paziente- di riconoscere e attaccare le cellule tumorali presenti nel sangue e nel midollo, fino ad eliminarle completamente”.

“La terapia genica con cellule modificate CAR-T- sottolinea infine il comunicato- è stata sperimentata per la prima volta con successo nel 2012, negli Stati Uniti, su una bambina di 7 anni con leucemia linfoblastica acuta, dai ricercatori dell’Università di Pennsylvania presso il Children Hospital di Philadelphia.


Da allora sono partite numerose sperimentazioni in tutto il mondo, i cui risultati hanno portato pochi mesi la Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia del governo americano che si occupa di regolamentare i prodotti immessi nel mercato, ad approvare il primo farmaco a base di CAR-T sviluppato dall’industria farmaceutica”.

ZINGARETTI: ORGOGLIOSI DI RICERCATORI BAMBINO GESÙ, LAZIO ALL’AVANGUARDIA

“Orgogliosi dei risultati ottenuti dai ricercatori del Bambino Gesù: uno studio tutto italiano che la Regione Lazio ha contribuito a realizzare e che dà un grande segnale di speranza per la cura delle malattie oncologiche sui bambini. La sanità del Lazio è anche questo, ricerca, cure di qualità e medicina d’avanguardia. Grazie ai ricercatori, ai medici e a tutti coloro che hanno collaborato a questo grande traguardo della scienza per migliorare la vita delle persone”. Lo scrive su Facebook il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

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